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Catania, scuole “assaltate” da vandali e ladri: serve piano prevenzione

Di Redazione |

«Porte o cancelli forzati, scalette appoggiate sulle finestre, vetri sfondati e infine libero accesso ai corridoi, alle aule ed ai laboratori. Da anni le scuole periodicamente finiscono nel mirino di vandali e ladri. Presidi di legalità che, in molti quartieri a rischio di Catania, rappresentano l’unica possibilità, per centinaia di ragazzi, di tenersi lontani dalle tentazioni della strada. Siti vittime di raid notturni da parte di teppisti e delinquenti. Per quanto la maggior parte di questi luoghi siano dotati di protezioni esterne ed interne agli edifici un modo per entrare, e causare migliaia di euro di danni alla collettività, questi “signori” lo trovano sempre. In qualità di componente della commissione al Bilancio e vice presidente di quella al Patrimonio la sottoscritta, Ersilia Saverino, chiede al Sindaco e agli assessori al ramo di attivare un tavolo di dialogo con dirigenti e forze dell’ordine per prevenire questi atti di microcriminalità. Il caso alla “Livio Tempesta” di via Plaia lo scorso settembre è solo l’ultimo episodio di una lunga sequenza che ha visto, in questi anni, il plesso della “Coppola-De Sactis” di via Ammiraglio Caracciolo, la “Fontanarossa” e gli asili nido del viale Tirreno e nei pressi del viale Mario Rapisardi “visitate” dai vandali o dai ladri.

A questi bisogna aggiungere anche le ex scuole chiuse, abbandonate e quasi completamente distrutte come la “Brancati” di Librino, l’ex materna della “Livio Tempesta” di via Toledo, l’ex “Padre Santo di Guardo” di via Belvedere, l’impianto di via della Dalia e all’ex succursale della “Capponi-Recupero” di via Villa Glori. Capitolo a parte spetta poi alla scuola “Sante-Giuffrida” dove al centro delle proteste dei genitori ci sono le prostitute che, appena si fa buio, adescano i clienti quasi davanti l’ingresso dell’istituto. Ecco perché la sottoscritta chiede a tutte le istituzioni interessate la creazione di una cabina di regia che possa realizzare un piano di prevenzione contro i furti, un progetto che assicuri il recupero degli immobili, la protezione dai vandali e dia concrete possibilità di rilancio ad impianti che, oggi, sono per la maggior parte scheletri di cemento armato ma che, domani, potrebbero essere il volto migliore dei quartieri catanesi sempre in bilico tra riscatto e degrado».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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