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Robocup a Catania, giovani geni siciliani crescono

Di Redazione |

Catania – Giovani geni crescono sotto il sole di Sicilia, strabiliando con mirabilia – va da sé – dell’ingegno, che in specie sotto l’ombra dell’Etna, dov’è di casa la STMicroelectronics, assumono valenze che confortano sul futuro della nostra Isola. In soldoni: giovani di 11 istituti superiori siciliani si sfidano e meravigliano nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica animando la selezione regionale della RoboCup Junior 2018, il campionato mondiale di robotica per studenti entro i 19 anni. E lo fanno, o meglio, lo hanno fatto, ospitati dal sito di Catania della STMicroelectronics, humus di cervelli e nell’occasione anche spettatrice (e non solo) legittimamente interessata.

Lasciano senza fiato robot che sul “campo di gara” si cimentano a tempo di musica in ardite coreografie, e non meno impressionano, anzi, altri automi addirittura in grado di intervenire in situazioni di pericolo per l’essere umano. Insomma, tutto un campionario di sorprendenti capacità.

Alla selezione, organizzata dall’Istituto tecnico industriale “Archimede” di Catania e come detto ospitata dalla STMicroelectronics, hanno partecipato 21 team di 11 istituti per un totale di 140 studenti e 30 docenti provenienti, oltre che appunto dall’“Archimede” di Catania, dallo scientifico “Galileo Galilei” sempre di Catania, dall’Istituto di Istruzione superiore “Fermi Guttuso” di Giarre, dal comprensivo “Leonardo da Vinci” di Mascalucia, dal tecnico industriale “Galileo Ferraris” di San Giovanni La Punta, dal tecnico settore tecnologico “Emanuele Morselli” di Gela, dall’Istituto di Istruzione superiore “Francesco Redi” di Belpasso, e ancora: dall’Istituto tecnico “Salvatore Citelli” di Regalbuto, dall’Istituto tecnico tecnologico “Guglielmo Marconi” di Catania, dal 2° Istituto superiore “Arangio Ruiz” di Augusta e dallo scientifico “E. Boggio Lera” di Catania.

Alla fine, primo classificato per la categoria “Rescue”, che prevede la realizzazione di robot in grado di intervenire in situazioni di pericolo per l’essere umano, è stato il team “Tera Bot” del “Boggio Lera” di Catania, mentre per la categoria “Rescue Maze”, che include i team che hanno già concorso due volte alla categoria Rescue, è stato premiato il team “Tanos” del “Guglielmo Marconi” di Catania. La categoria “On Stage”, che prevede robot impegnati in coreografie a tempo di musica, ha visto invece braccia al cielo il team “Dance m8” del “Galileo Galilei” di Catania.

Ora il cimento si sposta a Trento, dove dall’11 al 14 aprile prossimi si terrà la finale nazione della RoboCup Junior 2018, e non senza speranze per i team siciliani. Nel 2017 la squadra “Sonny” dell’Istituto “Archimede” di Catania superò le selezioni nazionali rappresentando poi l’Italia ai mondiali della RoboCup Junior in Giappone, e se tanto mi dà tanto….

Tornando poi alla selezione siciliana, la giuria della categoria Rescue ha visto impegnati il professore Giovanni Muscato, docente di Robotica presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica dell’Università di Catania, l’esperto di robotica Pietro Arcidiacono (ex docente presso l’”Archimede” di Catania) e come arbitri gli ingegneri di STMicroelectronics Marco Branciforte, Nino Cucuccio, Carmen Brigante e Maria Celvisia Virzì. Per la categoria “On Stage”, i membri della giuria sono stati il professore Corrado Santoro, docente del Corso di Informatica presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, e i ricercatori di STMicroelectronics Pierpaolo Lombardo, Riccardo Nicoloso, Valeria Tomaselli e Giuditta Settanni. Il cantautore catanese Vincenzo Spampinato ha invece contribuito per quanto riguarda l’aspetto artistico della performance.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA