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Intimidazioni, assegnata scorta a commissario Comune di Licata

Di redazione |

Licata (Agrigento) – Sotto scorta da stamattina il commissario straordinario del comune di Licata, Mariagrazia Brandara, che l’altro ieri ha ricevuto minacce di morte con una lettera recapitata nel municipio. Il provvedimento è stato preso in Prefettura ad Agrigento.

Per il commissario Brandara, frattanto, si registrano una serie innumerevoli di attestati di solidarietà.

«Una rinuncia della commissaria Maria Grazia Brandara sarebbe un segnale devastante contro la lotta alla illegalità. A Licata ha già fallito il Comune, ora lo Stato non può permettersi di fare altrettanto». Così Marco Di Lello (Pd) segretario della Commissione Bicamerale Antimafia e relatore alla Camera della Legge sulle demolizioni di immobili abusivi. «A nessuno si può chiedere di fare l’eroe, perciò si garantisca la sicurezza personale e dei suoi congiunti alla viceprefetta Brandara e la si metta in condizione di fare il suo dovere, che è anche quello di reprimere le illegalità. Sull’abusivismo edilizio si sta giocando in questi mesi una partita importante, decisiva anche per le elezioni siciliane. Non possiamo indebolire il messaggio di legalità per cui gli immobili abusivi vengono demoliti. Sul punto è in corso una riflessione anche nazionale per evitare che dalla approvazione della Legge ex Falanga arrivi un segnale equivoco su questo terreno» ha concluso Di Lello.

«A Licata si continuano a scrivere brutte pagine di storia. Le minacce al commissario del Comune, Maria Grazia Brandara, sono un atto di inciviltà e barbarie, fatta da ignoranti che ancora non si arrendono al fatto che le sentenze della magistratura vanno applicate e rispettate. La sfiducia al sindaco Cambiano e questo vile attacco alla Brandara sono comunque frutto di anni e anni di pessima e scellerata gestione del territorio da parte di una politica che ha consentito gli abusi. A Maria Grazia Brandara la solidarietà di Legambiente Sicilia». Lo dice Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia.

«La Cgil è da sempre vicina a tutti quelli che si battono affinché si affermino legalità e giustizia, pertanto non possiamo che tornare a esprimere vicinanza e solidarietà a Maria Grazia Brandara che già in passato è stata oggetto i minacce. Si tratta di un gesto che va condannato e sul quale ci auguriamo si faccia presto chiarezza». Lo dice il segretario generale della Cgil Agrigento, Massimo Raso. «Ma, insieme alla solidarietà ed alla vicinanza, doverosi in casi come questi, vogliamo tornare ad esprimere la nostra forte preoccupazione per questa escalation di minacce e intimidazioni a danno di persone impegnate nelle istituzioni che, ovviamente, finiscono con rappresentare la prima linea – aggiunge Raso – Occorre rafforzare i presidi di legalità e sicurezza ed incrementare l’attività del fronte sociale di non accettazione di questo clima di intimidazione e paura. Occorre svelenire questo clima che si è determinato a Licata».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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