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Giovane morì in motorino a causa di una buca: condannati dirigenti Comune

Di Redazione |

AGRIGENTO – Il Tribunale di Agrigento ha condannato a un anno sei mesi ciascuno i due dirigenti comunali della città dei templi imputati per la morte della giovane Chiara La Mendola, deceduta il 30 dicembre 2013. Una grande buca piena d’acqua, in una delle principali strade della città, segnalata da oltre un anno, provocò la perdita del controllo del motociclo guidato dalla ragazza che tornava dal lavoro. La Mendola morì poco dopo la caduta.

Dopo un processo durato 3 anni, che ha visto i genitori della ragazza assistiti dall’avvocato Giuseppe Arnone, ed il fratello Marco assistito dall’avvocatessa Daniela Principato costituiti parte civile, si è arrivati alla sentenza. Gli imputati erano i dirigenti comunali del settore viabilità e manutenzione del Comune di Agrigento, ingegneri Giuseppe Principato, e Gaspare Triassi. I due tecnici sono stati condannati per omicidio colposo. E’ stato anche disposto il pagamento delle provvisionali immediatamente esecutive per i familiari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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