Notizie Locali


SEZIONI
Catania 13°

Agrigento

Agrigento, il Tar non giustifica il conferimento dei rifiuti a Lentini

Di Gioacchino Schicchi |

Non risulta “immediatamente intellegibile il percorso motivazionale utilizzato” dalla Regione Siciliana per costringere il Comune di Agrigento a conferire i propri rifiuti alla discarica di Grotte San Giorgio di Lentini invece che alla discarica di Siculiana. Il Tribunale Amministrativo regionale nell’udienza dello scorso 16 ha dato ragione al Municipio, il quale contestava le decisioni prese a dicembre dalla Presidenza della Regione e dal dipartimento ai rifiuti. Nel dettaglio, l’Amministrazione comunale si era rivolta al Tar per impugnare gli effetti dell’ordinanza presidenziale dello scorso 2 dicembre che, per la seconda volta, disponeva appunto che Agrigento dovesse conferire i suoi rifiuti a centinaia di chilometri di distanza invece che all’impianto di Siculiana. Questo nonostante le normative attuali impongano che il principio della prossimità sia l’unico “faro” nella distribuzione nelle discariche.

Così il Tar ha accolto la richiesta cautelare del Municipio, disponendo che la Regione riveda quanto fatto entro 10 giorni e fissando comunque l’udienza di merito il 5 ottobre 2017. E se la decisione dei giudici amministrativi non cambia nulla nell’immediato (dato che Agrigento è tornata a conferire a Siculiana già il 21 dicembre), apre potenzialmente un’autostrada alla richiesta di risarcimento di quanto speso dal Comune nei mesi scorsi, quando, alla riapertura della discarica della Catanzaro Costruzioni, il capoluogo continuò a conferire nell’impianto della Sicula trasporti. Per strada, letteralmente, sono rimasti almeno 800mila euro di maggior costo, finiti poi nelle bollette dei cittadini.

“Il Tar ha dovuto prendere atto che si trattava di un decreto totalmente immotivato – spiega l’assessore all’Igiene pubblica, Domenico Fontana -. Non è l’unico, in realtà, perché gran parte degli atti della Regione di questo tipo, che hanno prodotto gli effetti molto negativi sulle casse del Comune e quindi sulle tasche dei cittadini nella seconda parte del 2016 era anch’essi scarsamente motivati. Nel caso specifico, quel decreto contiene scelte contra-legem, dato che le normative dicono che i rifiuti vanno trattati negli impianti più vicini a dove vengono prodotti. L’accoglimento da parte del Tar è ovviamente un tassello che va a nostro favore, per la richiesta di risarcimento danni ed è anche uno strumento per gli altri comuni dell’Agrigentino che sono stati danneggiati da quelle decisioni e volessero fare ricorso”.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA