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Il mondo a colori di Lorenzo Ciulla

L'artista nisseno si esprime d’impeto non solo sulle canoniche tele ma anche in luoghi urbani che strappa all’oblio e al grigiore: dalla facciata di casa sua a Caltanissetta fino alla scalinata Lampasona di Sommatino

Di Ivana Baiunco |

Un cantastorie con il colore. E’ tante cose messe assieme Lorenzo Ciulla, pittore trentunenne che viene dalla musica. I più lo conoscono come il front man dei Merce Freska, la giovane band nissena della musica siciliana. Ad un tratto ha sentito scoppiare in lui l’impeto creativo. Dopo un primo momento in cui ha dovuto prendere consapevolezza di questa nuova fiamma, si è messo dinnanzi ad una tela ed ha cominciato a dipingere, e quando dipinge canta. L’istituto d’arte è stato l’inizio di un amore con la pittura che non si è mai interrotto, piuttosto è stato un amore segreto, nato con le matite, che nel 2005 hanno ceduto il posto ai pennelli.

Lorenzo Ciulla

Nella foto di Danilo Riccobene l’alter ego pittorico di Lorenzo Ciulla

«Dopo i disegni ho cominciato con l’olio, ma è durata poco. Dipingo d’impeto, dunque ho bisogno di colori veloci, non posso fare più di piccole attese – racconta – perché il colore si muove in base alle mie sensazioni».E’ colorato il mondo di Lorenzo, dalla porta di ingresso di casa, rigorosamente senza campanello, – quasi a voler dire: “Bussare all’antica” – sino alle pareti del suo studio zeppe di quadri: dai primi realizzati sino a quelli che adesso andranno a vivere la loro vita a casa degli altri. Abita a Caltanissetta, nella zona più antica della città, il quartiere arabo gli Angeli. In quella che è stata la casa dei nonni e che adesso ha trasformato in un laboratorio di creazione artistica: al piano terra lo studio e sopra le sue stanze. Una casa ben riconoscibile da fuori, perché Lorenzo ha fatto un’opera di riqualificazione urbana partendo proprio da casa sua.

Lorenzo Ciulla

Lorenzo Ciulla al lavoro sullas erie “I siciliani”

E’ un colpo di colore il prospetto della sua abitazione che si staglia nel grigio di un quartiere abbandonato dagli uomini e dalle istituzioni. Seduti sul divano a righe ci racconta del quadro a cui è più affezionato che si intitola Confusione in città che non venderebbe mai. E’ uno stile figurativo fumettistico quello di Ciulla, che in questa fase riprende i colori e le storie della terra di Sicilia.

«La Sicilia può essere raccontata in vari modi, da Falcone e Borsellino di Rosk e Loste, ai miti e le leggende – racconta dal suo divano-. E’ come se stessi tornando bambino dopo aver visto uno spettacolo dell’opera dei pupi. Per adesso sono loro la mia massima ispirazione». Così è nata la serie i “Siciliani” con cui ha abbellito, ha arricchito, ha riqualificato pezzi di città, luoghi urbani che hanno preso vita col colore e la fantasia. Un lavoro portato avanti con Stefania Zappalà, che ad un certo punto dell’intervista ha fatto irruzione per depositare tavole e attrezzi di un nuovo lavoro: la riqualificazione di piazzetta mercato Grazia, alla quale ha contributio anche Roberto Gallà, che adesso racconta la storia dei siciliani che hanno lasciato un segno, da Rosa Balistreri a Pirandello. Con la sua creatività Lorenzo Ciulla ha riportato in vita la scalinata Lampasona di Sommatino, con la sua associazione ha commissionato un murales proprio a Rosk e Lost per la parete di un parcheggio a Caltanissetta.

Lorenzo Ciulla

“Galleria” d’arte open air per Lorenzo Ciulla

Ha vissuto a Parigi e Roma, e oggi vive tra Caltanissetta e Catania, dividendosi tra lavoro e amore, ma poi ritorna sempre. «Perché in fondo non vado mai – sorride -. Sono in una fase di cambiamento, devo decidere da qua a qualche mese numerose cose nuove che cambieranno la mia vita. Se alcune cose che dipingo non mi piacciono le cancello, ma adesso le sto riprendendo per dare loro un’atra possibilità». Ciulla ha disegnato il logo dell’ultima edizione dell’Ursino Buskers, il festival delle arti di Catania, ed ha esposto accanto al più famoso Giuseppe Veneziano nella mostra Amen, ma i suoi dipinti sono esposti in numerose gallerie in tutta la Sicilia.

Lorenzo Ciulla e Stefania Zappalà

Stefania Zappalà e Lorenzo Ciulla

«Adesso mi sono abituato, ma prima era più difficile – svela-, ogni volta che vedevo andare via un quadro sentivo uno strappo». La vita è il suo quadro di riferimento, prende spunto da tutto ciò che gli sta intorno e lo colora. In particolare i cavalli sono un tema ricorrente nelle sue tele. Sono dei cavalli strani, perché niente è speculare alla realtà per Lorenzo Ciulla. «Chi mi commissiona un quadro sa a cosa va incontro, si può ritrovare come minimo senza un occhio. Dei cavalli mi attira il loro movimento elegante. Non vado mai a dipingere qualcosa senza interessarmi a cosa sto facendo».L’arte a casa Ciulla è una questione di dna: lo zio Girolamo è un artista quotato, una sua cugina fa l’attrice ed anche i suoi i genitori hanno sempre assecondato le sue inclinazioni. Ma Lorenzo è un pittore, non vuole essere chiamato artista, calato in un mondo che vuole migliorare colorandolo.

ivanabaiunco@gmail.com

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