Nascosta tra la ricca vegetazione dell’Etna c’è una piccola casetta di legno dove vivono migliaia di farfalle. E’ la Casa delle Farfalle del Parco Monte Serra, a Viagrande, una piccola serra tropicale dove centinaia di farfalle, tra le più belle e straordinarie del mondo, dalle forme e i colori più vari, sono libere di volare e di farsi ammirare. E’ un luogo magico, ma anche un luogo altamente educativo soprattutto per i più piccoli. Ospitata all’interno del Centro di Educazione Ambientale Parco Monte Serra, la Casa delle Farfalle è una valida alternativa al classico week end estivo al mare. Oltre a godere di una sana giornata all’aria aperta, all’interno del parco – attrezzato con aree pic nic e una vasta area con giochi per bambini – è possibile cimentarsi nel Tubing (la discesa di manto artificiale da percorrere a bordo di un canotto o con gli sci ai piedi), conoscere le piante aromatiche attraverso Il sentiero dei profumi, oppure cimentarsi in una bella passeggiata lungo il sentiero che, tra i vecchi terrazzamenti ricoperti di Ginestra e Olivastro, porta fino alla cresta del monte da dove si gode di un panorama mozzafiato che spazia dall’Etna ai Peloritani.

Una farfalla si nutre della frutta disposta all’interno della Casa delle Farfalle di Viagrande

Ma l’attrattiva maggiore resta La Casa delle Farfalle, una piccola oasi immersa nel verde, in cui è possibile conoscere più da vicino i coloratissimi e affascinanti insetti: un luogo caldo-umido che ricrea il loro ambiente naturale. Dopo una breve introduzione (durante la quale è possibile ammirare all’interno delle teche bellissimi coleotteri e scarabei) una guida specializzata accompagna i visitatori all’interno della camera principale dove vivono in libertà migliaia di specie tropicali, grandi nelle dimensioni e, soprattutto coloratissime che volteggiano tra banani, agrumi e fiori, intente a procurarsi il cibo (nelle apposite stazioni ricche di frutta).

La Casa delle Farfalle va vissuta in silenzio e con tranquillità. Solo l’attento osservatore riuscirà a scorgere tra la vegetazione le uova deposte sotto le foglie, i bruchi intenti a cibarsi prima di rinascere a nuova vita, ma anche a distinguere una semplice foglia da una crisalide. Per i meno attenti c’è un’apposita “nursery” in cui poter osservare decine di coloratissime crisalidi e, i più fortunati, riusciranno persino ad assistere alla nascita di una nuova farfalla, o magari ad osservarle da vicino nel momento in cui sono impegnate a ad asciugarsi per bene le ali prima di spiccare il primo volo.

L’insetto stecco

Non solo farfalle. Tra la vegetazione vicina al ruscello artificiale, dove nuotano indisturbati alcuni pesci rossi, vivono nella quiete della loro lentezza alcuni giganteschi ma innocui insetti stecco, perfettamente mimetizzati tra i rami delle piante che hanno scelto a loro dimora. La visita continua nella sala adiacente dove si può ripassare la storia della seta, il prezioso tessuto che dalla Cina imperiale arrivò fino alle coste del Mediterraneo. La guida illustra i segreti della bachicoltura e tutte le fasi della produzione della seta, mostrando non solo i metodi di estrazione del filo dal bozzolo, ma anche tanti bruchi da seta che trascorrono la loro vita a cibarsi di foglie di gelso bianco prima di rinchiudersi in un baco per rinascere falena. Nell’ultima stanza, infine, si possono ammirare le farfalle autoctone siciliane, più piccole di quelle tropicali ma comunque coloratissime, che qui si rifocillano e si riproducono per poi essere reimmesse in libertà; mentre un’area didattica a parte è dedicata all’Aurora dell’Etna, una farfalla a rischio d’estinzione che è il simbolo dell’ambiente etneo. All’uscita, infine, c’è un delizioso shop a sostegno del lavoro dei volontari che si occupano della Casa delle farfalle.

Un coloratissimo bruco

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