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Caltanissetta, vigilia di caccia per 1.877 “doppiette”

Di Claudio Costanzo |

CALTANISSETTA – Fa discutere il calendario venatorio 2017/2018. La Regione, infatti, ha stabilito per la data 17 settembre l’apertura della stagione ufficiale. E’ stata indicata, però, anche una pre-apertura: il 2, 3, 6, 9 e 10 settembre infatti, si potranno cacciare coniglio, tortora, colombaccio, merlo, gazza e ghiandaia. La definizione del programma di attività venatoria suscita, così, l’intervento da parte degli ambientalisti: sotto la lente d’ingrandimento vi sono anche le condizioni ambientali, con gli incendi e la siccità di questa estate che, a detta delle associazioni di categoria, hanno decimato la fauna.

In Sicilia, le specie cacciabili sono 26; gli ambiti territoriali di caccia, invece sono 23, tra cui due nel Nisseno (Cl1 e Cl2). Su un totale di 32.021 cacciatori siciliani, in provincia di Caltanissetta sono attivi 1.877; un altro dato è quello dei cacciatori di altre regioni autorizzati a svolgere attività venatoria in Sicilia: su 1.326, nel Nisseno ne sono registrati 119. Dure critiche vengono mosse dal responsabile siciliano “fauna” del Wwf, il sancataldese Ennio Bonfanti, all’indirizzo dell’assessore regionale all’Agricoltura, on. Antonello Cracolici: «E’ una follia sparare alla fauna scampata dal fuoco. Quello di Cracolici è un atto irresponsabil. Dal punto di vista etico, è vergognosa la condanna a morte, per puro “sport”, di migliaia di animali che sono riusciti a sopravvivere alle fiamme e alla scarsità d’acqua. Con la scellerata pre-apertura sin dal 2 settembre, gli animali selvatici sopravvissuti alle calamità naturali della siccità ed ai criminali degli incendi, subiranno tutta la pressione venatoria di 32mila cacciatori, che si concentrerà proprio nelle zone che possono garantire ancora il sostentamento necessario agli animali per sopravvivere. Eppure, soprattutto l’Istituto superiore Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) aveva chiesto alla Regione di diminuire le specie cacciabili e di aprire la caccia a ottobre. Nei giorni scorsi, invece, l’on. Cracolici ha emanato il calendario venatorio 2017/2018, che prevede 5 giorni di “pre-apertura” dal 2 settembre, saranno cacciabili sei specie: coniglio, tortora, colombaccio, merlo, gazza e ghiandaia. Ogni cacciatore potrà abbattere un solo coniglio al giorno, mentre per gli uccelli il numero sale a 5; solo per il colombaccio ogni giorno il cacciatore ne potrà uccidere 15 esemplari».

Dal 17 settembre al 31 gennaio (data di chiusura della stagione), potranno essere cacciati altre specie (volpe, cinghiale, quaglia, allodola, alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, fischione, folaga, porciglione, gallinella d’acqua, germano reale, mestolone, moriglione, pavoncella, beccaccia, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena), secondo limitazioni di tempo e di luogo che possono variare in base alla provincia. Autorizzato anche l’uso del furetto in 5 province (vietato a Enna, Palermo, Ragusa e Siracusa) e le battute di caccia alla volpe (con squadre di almeno 6 cacciatori) e al cinghiale (con squadre da 6 a 35 cacciatori).

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