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Salvatore Renzivillo, il rampollo richiamato da Roma per prendere le redini del clan a Gela

Di Redazione |

Al centro delle indagini, nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e disposta dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e di Caltanissetta che ha portato all’arresto di 37 persone, è finito il clan mafioso dei Rinzivillo ed in particolare la figura di Salvatore Rinzivillo, da tempo residente a Roma. Intercettazioni telefoniche e ambientali, accertamenti economico patrimoniali, hanno permesso agli investigatori di attestare l’attuale operatività della famiglia mafiosa Rinzivillo, diretta da Antonio e Crocifisso, entrambi detenuti al regime del “carcere duro”.

Salvatore Rinzivillo, che avrebbe assunto il ruolo di “reggente”, dopo le operazioni antimafia Malleus e Redivivi che hanno inferto un duro colpo alla famiglia, venne richiamato in Sicilia dalla Capitale per riorganizzare le illecite attività della cosca e riaffermare il predominio sul territorio, coprendo la vacanza di comando venutasi a creare.

Così è emerso come Rinzivillo, investito di tale rilevante ruolo di reggente della famiglia mafiosa di Gela, abbia avviato diretti rapporti con altri capi mafia palermitani, con mafiosi operativi nella provincia di Trapani e di Catania, mostrando un assoluto dinamismo criminale, sia rispetto alla commissione di molteplici reati volti ad agevolare l’associazione mafiosa (estorsioni, altri traffici di droga, plurimi episodi di detenzione illecita di armi da fuoco) e sia con riguardo alla diversificazione delle attività commerciali-imprenditoriali riconducibili alla famiglia, con conseguente infiltrazione nell’economia legale.

La complessa e articolata attività investigativa, concentrata sul clan Rinzivillo – operante principalmente nel mandamento di Gela, ma con articolazioni anche nel Lazio, in Lombardia e pure in Germania – ha permesso agli investigatori di acquisire molteplici elementi che consentono di affermare come al vertice dell’associazione mafiosa continuino ad esservi, nonostante la detenzione al regime del 41 bis, i personaggi storici della cosca: i fratelli Antonio e Crocifisso Rinzivillo, assumendo Salvatore Rinzivillo, qualche tempo dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel 2013, il ruolo di reggente.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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