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Caltanissetta, il no del consiglio comunale al Consuntivo e il nodo del debito con l’Ato

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Il Consiglio comunale ha bocciato ieri sera l’approvazione del rendiconto e dell’esercizio finanziario del 2017, dopo un lungo dibattito. Alle 20,45, quando in Aula c’erano venti consiglieri comunali, dopo un lungo dibattito e le dichiarazioni di voto, la presidente Leyla Montagnino ha dato il via libera alla votazione con appello nominale. I “no” sono stati 12 (Petitto, Ricotta, Romano, Dolce, Gruttadauria, Failla, Dorato, Alaimo, Rizza, Maira, Magrì, Petrantoni), due gli astenuti (la presidente Montagnino e Ambra), appena sei i voti favorevoli (Scalia, Tesauro, Mazza, Bellavia, La Rocca e Giugno).

Un voto preceduto da un lungo dibattito, nel quale più che di rendiconto, si è tornato a parlare della vicenda del debito nei confronti dell’Ato rifiuti. L’opposizione, sempre più numerosa dopo l’uscita dal gruppo dei “centristi” (che non esiste più) della consigliera Valeria Alaimo, non ha risparmiato critiche all’amministrazione comunale. E c’è da dire che il gruppo del Partito Democratico ha ribadito l’intenzione di essere pronto a votare una nuova mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Ruvolo (dopo quella non passata di due anni fa). Inutile l’appello di alcuni consiglieri ad approvare il rendiconto, votato ieri sera dopo che la seduta di martedì sera si era sciolta per mancanza di numero legale. Prima del voto il sindaco Ruvolo ha detto che l’Ato ha negato alla Giunta l’accesso agli atti per la vicenda del debito, cosa che non aveva fatto per i consiglieri comunali.Il futuro di questo Consiglio e dell’amministrazione comunale resta in sospeso. Intanto oggi alle 18 è convocata una nuova riunione per esaminare la proposta di acquisto dell’area della collina Sant’Anna dove insiste l’antenna Rai, mentre per martedì c’è in agenda un’altra riunione per l’approvazione del bilancio di previsione.

In serata con un comunicato la Giunta ha ribattuto: «La motivazione della bocciatura non è legata a dubbi sulla validità dei conti del Comune, certificati dagli uffici e dai revisori dei conti. Ma è fondata sull’ormai triste litania di un debito dell’Ato rifiuti non ancora certificato, che i consiglieri vorrebbero imporre e trasferire sulle spalle dei cittadini, in violazione delle norme contabili. Per tal via in maniera vertiginosa aumenterebbero le tasse, privando i cittadini di servizi. La bocciatura del bilancio consuntivo comporterà l’immediato invio di un Commissario regionale, il cui incarico peserà sulle casse comunali e che imporrà ai consiglieri comunali di riunirsi tra 30 giorni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA