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Caltanissetta, Comune senza più loculi da vendere: è emergenza cimitero

Di Giuseppe Scibetta |

I disagi per i parenti dei morti sono aumentati dall’aprile dello scorso anno, quando, a conclusione dell’operazione “Perla nera” i loculi di queste società, e cioè la “Rosso di san Secondo”, la “Regina Margherita”, la “Maria Santissima della Catena”, la “Militari in congedo” e l’associazione “Polizia di Stato”, questi loculi sono stati messi sotto sequestro e affidati all’assessore comunale pro-tempore (che al momento è l’avv. Maria Grazia Riggi) che è stato nominato amministratore e curatore giudiziario.

Da dieci mesi infatti il meccanismo delle “concessioni” dei loculi (ma in realtà si tratta di una vera e propria compravendita che veniva fatta dalle società ai propri soci o ai loro familiari) è entrato inevitabilmente “in sofferenza”. Il Comune non ha più loculi propri utilizzabili (tranne quelli di risulta) e a quelli che non si sono premuniti precedentemente non può al momento darli in concessione. Per assegnarne uno deve ricorrere obbligatoriamente ad un sorteggio tra quelli costruiti dalle società di mutuo soccorso (in tutto cinquanta, ma ne sono rimasti ormai solo 24), chi è costretto ad avere uno in concessione (o meglio ad acquistarne uno) non può scegliere né la società tra le cinque che l’hanno costruito (che per ciascun loculo chiedono prezzi diversi) né la fila poiché quelle messe a disposizioni sono solo quelle “sociali” cioè la prima e la quarta.

A questi disagi, va anche aggiunto il fatto che le società per ora non possono più ottemperare all’obbligo di pulite le sezioni cimiteriali di proprietà e non possono fare la manutenzione, servizi questi a cui deve ottemperare il curatore giudiziario, che attinge alle casse municipali per pagare con dei voucher gli operai del microcredito. Da aggiungere infine che continuano a riproporsi all’interno del cimitero piccoli furti e che sono state trovate delle tracce attribuite ad alcuni adepti di sette sataniche che di notte si riuniscano per fare probabilmente delle “messe nere”.

«Nella gestione politica e sociale del cimitero – sostiene l’ex assessore Amedeo Falci – quasi certamente ci sono stati errori di valutazione dieci anni fa, poiché il Comune ha totalmente dismesso la propria capacità imprenditoriale ed ha rinunziato a costruire nuovi loculi, affidando questa attività quasi esclusivamente alle società di mutuo soccorso che hanno costruito come e dove hanno voluto. E questo di certo non ha favorito né il Comune (che ha rinunciato così alla possibilità di introitare dei guadagni) né i familiari dei morti in stato di indigenza che non sempre hanno i soldi per andare a comprare un loculo non troppo economico. Serve adesso una nuova programmazione del cimitero, realizzando strade interne ed esterne, sistemando le sezioni costruite secoli fa, assicurando un servizio adeguato».


I NUMERI

1.000 circa le tombe gentilizie

660 i morti in città nel 2016

589 deceduti a Caltanissetta, 70 in altri Comuni, 1 all’estero

2 i decessi in città secondo la media

5 le società di mutuo soccorso coinvolte nell’operazione “Perla nera”

3 i presidenti di queste società sono nel frattempo deceduti

50 sono stati i loculi messi a disposizione dal curatore giudiziario

10 il numero dei loculi utilizzabili a sorteggio per ciascuna delle cinque società

1.900 euro in media il costo di ogni loculo ubicato in prima fila

2.000-2.220 euro il costo di un loculo di quarta fila

7 i dipendenti comunali in servizio attualmente al cimitero Angeli

2 i dipendenti amministrativi che sono in organico

3 i custodi in servizio al cimitero angeli

1 milione di euro la somma disponibile per interventi all’interno della struttura

6 i mesi previti dal Comune per la realizzazione di nuovi loculi

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