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Caltanissetta, noto imprenditore in pensione muore in incidente

Di Giuseppe Scibetta |

CALTANISSETTA – Incidente automobilistico mortale nella tarda mattinata alla periferia della città: la vittima è Filippo Amico, un pensionato che il prossimo 29 giugno avrebbe compiuto 76 anni, che, con la sua Fiat 600, è uscito fuori strada finendo sotto il viadotto che si trova in contrada Niscima, di fronte “Villa Isabella”. L’incidente (autonomo) si sarebbe verificato pochi minuti prima delle 13, quando Filippo Amico stava rientrando a casa. Dal “Ponte Bloy”, dove si era precedentemente fermato per prendere un caffè con gli amici, ha percorso il viale Stefano Caldura e si è poi immesso sulla Sp 5, sino a raggiungere il primo bivio a sinistra che porta dapprima al “Gardenia Blu” e, poco dopo alla chiesa di Santa Rosalia, dove, a poche decine di metri, c’è la sua abitazione.

L’incidente si è verificato pochi metri dopo che Amico ha superato la rotatoria con la propria macchina, che invece di proseguire a destra, è finita – forse per un malore del conducente – alla sua sinistra, travolgendo la debole barriera di ferro che delimitava la strada. L’automezzo ha fatto un volo di 4-5 metri, ma l’impatto con il terreno è risultato fatale, anche perché l’autovettura è rimbalzata tra gli alberi causando il decesso dell’automobilista.

Nessuno in quel momento si è accorto del fatto. È stato – almeno un’ora dopo – un romeno che stava camminando a piedi che si è accordo della macchina capovolta e del corpo ormai senza vita di Filippo Amico. Sul posto sono arrivate le Volanti della Polizia e gli agenti della Polizia Stradale, assieme ai vigili del fuoco: questi ultimi sono intervenuti per rigirare l’autovettura, estrarre il corpo di Amico, ormai senza vita, e adagiarlo a terra per poi coprirlo con un lenzuolo bianco.

Filippo Amico, che era molto conosciuto a Caltanissetta, era celibe e viveva ormai da anni con la sorella Lina, anche lei nubile, di 83 anni, la quale non appena ha saputo la notizia si è abbandonata ad un pianto straziante. Amico è stato per anni uno degli imprenditori più intuitivi della città e, a suo modo, un precursore: fu tra i primi ad aprire negli anni ’70, lasciando la macelleria del padre in via Consultore Benintendi, ed ad aprire un supermarket (in viale della Regione, dove ora ci sono gli uffici postali) . Subito dopo, nel locale vicino, inaugurò il “Sandwich Bar”, che per anni è stato (assieme al bar dell’Agip) il punto di riferimento della “movida” nissena.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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