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Caltagirone, trovata testa romeno mutilato dopo omicidio

Di Mariano Messineo |

CALTAGIRONE (Catania) – Trovata la testa dell’uomo decapitato e senza braccia – poi identificato in Costel Ciobanu, romeno di 51 anni che lavorava in nero in un’azienda zootecnica in territorio di Lentini – rinvenuto bocconi la mattina dello scorso 8 dicembre in un boschetto in località Semini, alla periferia di Caltagirone, da un residente nella zona che portava a spasso il cane. Anche stavolta la scoperta è stata opera di un residente che, superato il comprensibile spavento, ha avvertito i carabinieri. La testa del poveretto era ormai totalmente scarnificata, ma gli investigatori ritengono pressoché certo appartenesse a lui.

Si trovava a circa 200 metri dal luogo in cui fu rinvenuto il cadavere orrendamente mutilato, su un terreno collinare, probabilmente portata lì dai cani randagi. A questo punto sembrano da scartare in maniera definitiva l’ipotesi, comunque già divenuta sempre più flebile, della morte naturale dell’uomo, seguita dall’abbandono del cadavere, su cui avrebbero infierito, durante la notte, animali randagi, e anche quella dell’incidente sul lavoro a cui sarebbe seguito il tentativo, da parte di chi evidentemente non voleva avere nulla a che spartire con quei tragici accadimenti, di rendere irriconoscibile il cadavere. Un aspetto che appare sempre più inequivocabile, pertanto, è quello che si sia trattato proprio di un omicidio brutale, come peraltro già anticipato, nei giorni immediatamente successivi alla macabra scoperta, dal procuratore Giuseppe Verzera. Quanto alle orribili mutilazioni inferte al corpo, i militari dell’Arma, pur mantenendo un assoluto riserbo, grazie anche alle indicazioni giunte, in maniera comunque non ufficiale, dall’autopsia, sembrano orientati a pensare che sia stata proprio la decapitazione la causa del decesso. Insomma, il malcapitato sarebbe stato ammazzato con modalità terribili.

Tanti, ancora, gli interrogativi a cui i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Caltagirone cercano di dare risposte, continuando a sentire le persone che potrebbero avere avuto contatti con la vittima. A partire da quello legato al luogo del ritrovamento: perché il poveretto è stato rinvenuto proprio a ridosso del boschetto in località Semini? Che rapporti aveva il romeno, che viveva a diverse decine di chilometri di distanza, con Caltagirone? Conosceva qualcuno in particolare? O forse questo qualcuno l’ha condotto alla periferia della città della ceramica e assassinato nella maniera più orribile per lanciare un messaggio, un monito che fosse colto senza alcun dubbio? E se sì, a chi? E poi c’è il grande “buco nero” di quasi una giornata durante la quale il 51enne sembra essersi come volatilizzato: che cosa ha fatto, e con chi, Costel Ciobanu, nelle ore trascorse dalle 4 del mattino – quando i suoi compagni di lavoro riferiscono di averlo lasciato a letto – alla tarda serata dell’8 dicembre, vale a dire l’ora a cui risalirebbe l’efferato omicidio? E perché su di lui si è abbattuta questa incredibile ferocia?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA