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Furti, incendi e danni. I”Briganti” di Librino da sempre presidio scomodo di legalità

Di Carmela Marino |

Catania – Non un incendio qualsiasi e casuale in un quartiere difficile della città. Ma un attacco ad un presidio di legalità e agli sforzi di chi a Librino sta cercando di dare qualcosa di costruttivo e di buono, attraverso lo sport, soprattutto ai ragazzi, ai giovani. L’indignazione per il rogo che la scorsa notte ha quasi interamente distrutto il «club house», sede della squadra di rugby I Briganti Asd Onlus di Librino, è tanta. Tantissima. Anche perchè non è la prima volta che la sede dell’associazione viene presa di mira da ladri e vandali. Questa volta però l’entità del danno, e forse di un avvertimento, è ancora più grave. Sono stati gli stessi componenti dell’associazione “I Briganti” a dare notizia dell’accaduto con un post su Facebook: ««La nostra Club House non esiste più. Un incendio doloso appiccato l’ha completamente distrutta. Sono andati perduti dieci anni di ricordi, trofei, l’intero patrimonio della “Librineria”, tantissimi cimeli accumulati in questi anni, il materiale tecnico e medicale, la cucina, tutto, tutto distrutto dall’incendio». 

A fare un balzo dalla poltrona non soltanto il sindaco di Catania Enzo Bianco che ha subito promesso: «Mi impegno personalmente a far ricostruire al più presto la Club House intitolata a Giuseppe Cunsolo e la Librineria: Catania non può perdere i luoghi simbolo della rinascita di un quartiere creati da quella meravigliosa realtà che sono i Briganti», ma una reazione è arrivata anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

«E’ stato un gesto infame e vigliacco quello che la notte scorsa ha ridotto in cenere i locali del campo di San Teodoro, nel quartiere Librino di Catania – scrive in una nota – . Un bellissimo spazio aggregativo che avevo visitato a maggio del 2016, nel corso del mio viaggio nelle periferie d’Italia, e che rappresentava un importante patrimonio per tutta la comunità della zona. E’ una grave intimidazione, ma sono certa che non fermerà la faticosa opera di recupero dal degrado e dall’abbandono portata avanti negli ultimi dieci anni in questo spazio. Un impegno che aveva permesso di realizzare tanti servizi utili: dalla biblioteca popolare al doposcuola per i bambini del quartiere, dal bar alla club house delle squadre di rugby dei “Briganti’”e delle “Brigantesse” di Librino».

Anche il presidente della Regione Musumeci non ha mancato di esprimere solidarietà. «Il vile gesto che ha provocato la distruzione del locale dei Briganti rugby di Librino, a Catania, costituisce una offesa arrecata alla intera comunità catanese. Un atto di arroganza e di sfida che merita una risposta ferma e pronta da parte di tutte le Istituzioni».  “Sono vicino – continua – agli infaticabili animatori del ritrovo, che mai come in questo momento hanno bisogno di avvertire attorno a loro una atmosfera sinceramente solidale».  

Sulla matrice della dolosa delle fiamme, che si sono sprigionate intorno all’1,30, non ci sarebbero molti dubbi; ma saranno le indagini della Polizia scientifica e della Digos della Questura di Catania a chiarire i contorni della vicenda cercando di capire le ragioni di un atto così grave. Sul posto per spegnere l’incendio, i vigili del fuoco del Distaccamento provinciale di Catania che hanno posto l’immobile sotto sequestro. La struttura era molto frequentata ed era stata istituita proprio con lo scopo di offrire ai giovani del quartiere, con una forte presenza criminale, un luogo sano di aggregazione.

«E’ un atto di una gravità inaudita – ha dichiarato Bianco – che scuote le coscienze di ogni cittadino onesto. Sono sicuro che saranno condotte accurate indagini. Si è voluto cancellare un lavoro di anni, ricordi e trofei. E non è il primo gesto compiuto contro i Briganti. Ricordo bene i furti e le azioni di vandalismo nella loro sede nel febbraio del 2015. Come dissi in quell’occasione quando mi recai a portare la solidarietà della città e mia personale, se qualcuno intende intimorire i Briganti deve sapere che con loro ci sono l’Amministrazione comunale e Catania, deve sapere che l’unico risultato che otterrà sarà quello di farci raddoppiare gli sforzi per la legalità e per dare un futuro al quartiere». L’Autobooks del Comune di Catania sarà subito spostato nella zona e il Comune promuoverà una raccolta di libri straordinaria per far rinascere la Librineria. «Questo pomeriggio – ha aggiunto Bianco – sarò al San Teodoro. Qui, insomma, si trovano alcune tra le forze più vive del quartiere alle quali il Comune intende dare tutto il proprio sostegno e la propria disponibilità per crescere ancora e svilupparsi». 

Sulla gravità dei fatti interviene anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: «L’incendio che ha danneggiato gravemente il club house dei Briganti Librino conferma l’importanza, il valore e il peso dell’associazionismo sportivo, ma soprattutto i fastidi che crea a chi pensa di conservare i quartieri periferici delle grandi città in luoghi di abbandono totale».

In queste ore per i “Briganti” la solidarietà di quella parte della città che crede ancora in un riscatto possibile, anche nelle zone di frontiera, dove allo studio o ad un lavoro onesto si preferiscono spaccio di droga o altre attività malavitose.

«La Comunità di Sant’Egidio esprime piena solidarietà a chi ritiene essere alleato naturale nell’accogliere la domanda di pace dei più deboli e disagiati». «Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte nel rinnovare la nostra amicizia per Librino e le periferie – dice Emiliano Abramo – e ci appelliamo al cuore e alla responsabilità dei cittadini di Catania, alle tante associazioni, al fine di gareggiare ancora una volta nella solidarietà e riconsegnare a Librino il suo spazio liberato. Mancano solo cinque giorni alla visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pertanto – conclude la Comunità di Sant’Egidio – chiediamo con forza anche alle istituzioni di fare la loro parte e di consegnare risposte concrete, all’altezza del lavoro profuso dei tanti volontari di Librino in questi anni».

«Siamo tutti Briganti», afferma “Catania Bene Comune” esprimendo «solidarietà e vicinanza ai Briganti Rugby Librino e alla comunità del Campo San Teodoro Liberato» e annunciando di «essere pronte e pronti a dare tutto il sostegno che possiamo». Per l’associazione l’incendio che la notte scorsa ha distrutto la club house dei Briganti Rugby è «un attentato alla Catania che resiste, un attacco vile e violento alle donne e agli uomini, alle bambine e ai bambini, alle compagne e ai compagni che attraverso il rugby, le attività con i bambini, la biblioteca popolare, gli orti sociali da anni portano felicità e giustizia in una delle zone più umiliate e abbandonate della città». «Il Campo San Teodoro liberato – sottolinea Catania bene comune – è uno dei rari spazi sociali in città, è un luogo di resistenza alla mafia, alla violenza, alla solitudine, alla crisi, alla guerra tra poveri. Chi ha deciso di darlo alle fiamme ha colpito ognuna e ognuno di noi. Siamo certi che non saranno le fiamme e la violenza a fermare i Briganti: lo sport popolare, l’attività politica, la battaglia antirazzista, l’impegno per il quartiere, le attività con le bambine e i bambini. Ma – conclude la nota del movimento – c’è oggi la necessità di unirci intorno alla straordinaria comunità del Campo San Teodoro, in un momento in cui ci si può sentire smarriti e in cui la solitudine può fare più male del fuoco. Siamo tutte e tutti Briganti!».

E anche altre associazioni cittadine hanno alzato gli scudi a sostegno dei “Briganti”. «Chi ha compiuto questo gesto, questa notte, non ha idea di cos’ha fatto. Ha riacceso gli animi anche di coloro che in questi anni hanno mostrato molto poco interesse per le sorti dei Briganti Librino, del Campo San Teodoro. Adesso siamo molti di più ad avere aperto gli occhi. Tutti abbiamo la responsabilità di non fare morire la speranza che un giorno qualunque, anni fa, qualcuno ha deciso di accendere nel profondo Librino, credendo fortemente nel cambiamento», hanno affermato CittàInsieme, Officine Culturali, il Comitato Cittadini Attivi San Berillo, il Comitato Popolare Antico Corso, e l’Asaec che si mettono a disposizione per aiutare nella raccolta dei fondi necessari alla ricostruzione della Club House dei Briganti, perché «siamo tutti Briganti!».  E anche Libera Sicilia ha espresso vicinanza e corresponsabilità ai «Briganti di Librino».

La Cgil di Catania, nel condannare il gesto vile che ha annientato la struttura, la libreria e tutto il materiale tecnico e medicale, esprime solidarietà ai “Briganti”, e si augura che vengano individuate al più presto le responsabilità. Il sindacato chiede inoltre che si mettano in campo azioni ed interventi per restituire al quartiere e alla città quest’importante patrimonio collettivo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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