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Maletto, branco stupra 12enne e poi fugge: uno resta e lancia allarme

Di Redazione |

Maletto (Catania) – Da un lato, una ragazzina di 12 anni operata d’urgenza all’ospedale di Bronte; dall’altro, un ragazzo di 16 indagato molto probabilmente per lesioni personali o, peggio ancora, per violenza carnale o stupro. Un fatto accaduto qualche giorno fa a Maletto, trapelato solo ora grazie alle chiacchiere di un paese in cui tutti si conoscono. Molti sono ancora i punti oscuri di una vicenda che sembra surreale, anche se dai particolari emersi viene fuori una realtà amara, tra il bullismo e le bravate di branco, che per poco non hanno portato una dodicenne in serio pericolo di vita.

La ragazzina è arrivata qualche giorno fa all’ospedale di Bronte in brutte condizioni. Perdeva sangue dall’utero ed è stata subito visitata dai medici del reparto di Ginecologia. Ma la scoperta fatta dai medici è stata surreale: la giovane presentava delle lacerazioni alla vagina non procurabili da atti sessuali, tanto erano brutali ed efferate, tanto da sospettare l’uso di qualche oggetto. Poi la comunicazione del fatto agli organi giudiziari, con l’avvio delle indagini assegnate alla Stazione carabinieri di Bronte. Indagini che dovranno portare sia a chiarire quanto avvenuto, sia a capire se il colpevole sia stato solo l’attuale indagato oppure, come si sussurra in paese, un gruppetto di 5 o più ragazzi.

Le chiacchiere si rincorrono. Quella più accreditata è che la dodicenne sia stata attirata da uno dei ragazzi, forse il fidanzatino, in un garage. Questi, dopo averla stordita, forse anche con l’ausilio di qualche sostanza, l’avrebbe legata ad una sedia per poi dare inizio a certi “giochi” erotici. Ma qualcosa sarebbe successo, forse la perdita di sangue o lo svenimento della ragazza, che ha fatto preoccupare il gruppo, fuggito dal luogo, tranne uno, che ha dato l’allarme informando i familiari. Poi la corsa in ospedale e l’ingresso in sala operatoria, dove i medici hanno cercato di tamponare una situazione forse con pochi precedenti.

Una storia amara, figlia di disagi giovanili. Adesso in paese regna il silenzio, l’omertà ha preso il sopravvento sul buonsenso, anche se in pochi hanno capito quanto accaduto e la gravità di quella che sembrava una bravata adolescenziale. Tutto passa nella mani della giustizia, quella dovuta a una 12 enne che forse resterà segnata per il resto della sua vita.

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