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Trasporti, entro fine anno la metro di Catania fino a Monte Po

Di Cesare La Marca |

Catania – Luci accese a Nesima per la metropolitana, come una “star” protagonista di un intervento spettacolare – che ha richiamato un buon numero di “spettatori” da balconi e finestre intorno al cantiere – e anche abbastanza delicato, tanto da richiedere una serie di opportune precauzioni, che in zona circonvallazione non sono mai troppe. Anche i disagi per la viabilità sono stati pesanti, lunedì sera, per quanto stavolta necessari, per uno show di quelli che non si ripetono tutti i giorni, anzi chi c’era potrà raccontare di aver assistito al sollevamento della enorme fresa, la “testa” della talpa meccanica che nel sottosuolo della città sta scavando il tunnel della metropolitana, che adesso è davvero arrivato alle fermate di Monte Po e “Fontana” davanti all’ospedale Garibaldi di Nesima. «Adesso verrà estratto pezzo per pezzo lo “scudo” della talpa, e a seguire verrà chiuso il pozzo sopra il tunnel – spiega il direttore generale della Fce Salvatore Fiore – siamo molto sosddisfatti perché da questo momento il rispetto dei tempi, che dipende in gran parte dall’attrezzaggio della galleria, è più garantito». Restano dunque da realizzare e collocare impianti tecnici e binari, ma il fatto che la galleria sia ormai ultimata consente alla Fce di confermare la previsione di fine lavori entro l’anno per quanto riguarda il collegamento con le stazioni “Fontana” e “Monte Po”, e non è cosa da poco, non solo per il collegamento diretto con un presidio sanitario quale il nuovo Garibaldi, mentre intanto è in corso l’iter di gara per la tratta fino a Misterbianco. La nuova tratta con le stazioni “Fontana” e “Monte Po” aggiungerà un chilometro e 700 metri agli attuali 8,9 chilometri in esercizio, così da arrivare presto a 10,6 chilometri.

«Riteniamo di estrema importanza il collegamento con un quartiere quale Monte Po – aggiunge l’ingegnere Fiore – che con una semplice navetta dell’Amt, così come si sta facendo in altre zone della città, potrà essere collegato alla fermata della metropolitana e dunque al centro storico».

Il valore aggiunto di questi avanzamenti sembra a questo punto moltiplicarsi esponenzialmente, soprattutto quando si prospetta il collegamento in metro da periferie molto popolose al centro, come succederà sull’altro fronte, quando la galleria in direzione aeroporto raggiungerà Librino, una ulteriore svolta forse epocale, non solo uno step in più della metro, che richiamerà di certo anche l’interesse di sociologi e urbanisti, perché in quel momento saremo davvero davanti alla “ricucitura” che la città satellite e oltre settantamila catanesi attendono da decenni.

Su questo fronte dei lavori sono in corso gli scavi per la tratta “Stesicoro-Palestro”, ovvero parte del tracciato che chiuderà l’“anello” della metro fino all’aeroporto, entro il 2023 secondo un cronoprogramma da rispettare per non rischiare fondi comunitari già stanziati, comprendendo l’area nord del centro storico col polo universitario, e proprio la stazione di Librino. Intanto nel cantiere di Nesima i lavori proseguiranno fino al 10 aprile, solo dalle 21 alle 6 del mattino, il peggio dunque dovrebbe essere passato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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