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Muore a quattro anni dopo il trapianto di midollo, aperta un’inchiesta

Di Orazio Provini |

Il 22 giugno scorso la piccola Maria (nome di fantasia) ma di una storia vera (4 anni appena, affetta da talassemia) si sottopone all’ospedale Bambino Gesù di Roma a trapianto di midollo osseo. Sei mesi dopo la piccola presenta altalenanti episodi febbrili con dolori addominali e diarrea.

A febbraio, a Roma, la bimba viene visitata nell’ambito dei controlli sul decorso post operatorio e le sue condizioni generali vengono definite discrete. Maria rientra a Catania ma continuando la febbre viene riportata dopo qualche giorno a Roma. I medici riscontrano una complicazione causata da una cistite che viene poi definita come “risolta”. Una nuova prescrizione medica e il rientro a Catania dove però Maria continua a non stare bene. Febbre, dolori addominali, vomito e diarrea l’affliggono per qualche giorno. A tutto ciò si aggiunge anche uno strano gonfiore addominale.

Il 6 marzo la piccola viene ricoverata al Policlinico di Catania. Le vengono eseguiti i primi esami, urine e sangue, dai quali emerge un bassissimo livello del valore delle piastrine e dell’emoglobina, con la febbre che non accenna a diminuire. Si va avanti per qualche giorno e secondo quanto poi raccontato dai genitori il 10 marzo Maria lamenta lancinanti dolori alla pancia. Il giorno dopo, domenica 11, la piccola peggiora. I dolori continuano, il gonfiore resta e la febbre non scompare. La bimba sarebbe anche aumentata di peso, pur non mangiando e bevendo solo acqua. Sempre domenica Maria perde i sensi, viene sottoposta a elettrocardiogramma e radiografia, ma a causa dei problemi respiratori che le si presentano viene intubata dai medici. Le sue condizioni sembrano migliorare, così il giorno successivo, è il 12 marzo, un campione del suo midollo osseo viene spedito all’ospedale Bambino Gesù, dove le era stato eseguito il trapianto, per essere analizzato.

Il giorno dopo, è il 13 marzo, viene sottoposta a ecografia, (secondo i familiari per la prima volta dal suo ricovero). Emerge un ispessimento di fegato e coliciste e le sue feci sono nere. Aumenta anche il peso della bimba che sarebbe stato quattro chili maggiore rispetto al giorno del ricovero. Il 14 marzo Maria, che continua ad avere difficoltà respiratorie viene trasferita in Rianimazione e sottoposta per due volte a Tac (la seconda con mdc). Alla madre c’è chi avrebbe parlato di una bronchite mal curata e della presenza di sangue non coagulato. La situazione precipita, Maria non riconosce più e cresce la disperazione. La piccola, 4 anni e mezzo, muore alle 00.10 del 15 marzo. La famiglia ha presentato un esposto-denuncia, affidandosi all’avvocato Giada Maria Ciampi (dello studio Seminara & Associati) per verificare eventuali responsabilità dell’ospedale Bambino Gesù di Roma o dei colleghi del Policlinico di Catania. La Procura ha avviato un’indagine, ipotizzando il reato di omicidio colposo contro ignoti. Sul corpicino di Maria, lo scorso 28 marzo è stata eseguita l’autopsia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA