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Catania, residenti chiedono «Tavolo urgente sul centro storico»

Di Cesare La Marca |

Catania – Riaprire subito il confronto sul centro storico, quell’area che rischia un’altra estate “spenta” – o animata solamente e inesorabilmente da doppie file, clacson, fracasso e bagordi notturni – nel famoso quadrilatero della “Ztl Bellini, una delle sue anime più ricche di storia, monumenti, identità e locali notturni, nelle regole e fuori. Questa la richiesta dei residenti, perché al di là della vivacità di via Etnea con le centinaia di visitatori che ogni giorno l’attraversano – pur con la contraddizione delle sue troppe saracinesche abbassate tra bar affollati e negozi di lusso – ripartendo da questo dato oggettivo qualcosa però non va e molto c’è da rivedere per dare una prospettiva all’area di maggiore pregio della città; uscendo magari dalla lunga e improduttiva contrapposizione tra residenti ed esercenti dei locali, che in fondo sono dalla stessa parte, quando si condivide il rispetto delle regole, se le regole ci sono e sono chiare per tutti, e possono dare contributi diversi all’unico obiettivo di un rilancio del centro storico basato su cultura e qualità dell’offerta. «I Caffè concerto non hanno più senso se in questa zona della città le regole non esistono – rileva la presidente del Comitato Centro storico Daniela Catalano – e soprattutto se non sono spesso chiare, come nel caso della segnaletica stradale.

Noi siamo a favore della Zona a traffico limitato, ma questa va regolamentata e integrata in una visione d’insieme dell’intero centro storico, altrimenti si rischia di non capirci più nulla, col caso limite del cartello di “posteggio eccetto residenti” all’interno della Ztl, ed è proprio quello che sta succedendo, perché qui ormai si spostano arbitrariamente transenne, nel tratto di via Landolina che collega via Vittorio Emanuele con piazza Bellini e in diversi altri, con una segnaletica in diversi casi incomprensibile che disorienta gli stessi automobilisti, che di conseguenza vanno in tutte le direzioni».

La Ztl Bellini, insomma, è ormai una zona a traffico assai poco “limitato”, che filtra dai varchi che avrebbero dovuto essere “sorvegliati” dalle telecamere collegate al Comando dei vigili urbani, progetto mai andato in porto, oppure al contrario può diventare imprevedibilmente inaccessibile agli stessi residenti. «Le transenne non possono stare sui marciapiedi per poi essere spostate a piacimento, in via di Sangiuliano nelle sere del fine settimana le automobili sostano anche in terza fila – aggiunge Catalano – questa zona ha bisogno di regole di convivenza che ormai vengono calpestate, noi chiediamo che il progetto della videosorveglianza dei varchi della Ztl Bellini venga finalmente realizzato, anche perché vorremmo che con una viabilità più ordinata siano anche rilanciate attività artigianali e culturali che invece stiamo vedendo morire in zone che sono di giorno deserte, mentre di sera sono frequentate nel peggior modo possibile. Alla nuova Amministrazione comunale chiediamo subito un confronto, e diciamo che l’esperienza della Fabbrica del decoro, per esempio, può essere un punto di ripartenza per un regolamento sul Decoro urbano già in diversi punti concertato e condiviso tra residenti ed esercenti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA