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Mascali, va in carcere l’anziano che uccise a colpi di pistola un ladro di fave nel suo podere

Di Mario Previtera |

MASCALI – Ottemperando alla sentenza di condanna emessa nei giorni scorsi dalla Cassazione, i carabinieri della compagnia di Giarre, hanno tradotto nel carcere di piazza Lanza, a Catania, il 74enne mascalese Giuseppe Caruso, precedentemente recluso ai domiciliari, che dovrà scontare la pena definitiva di 14 anni e quattro mesi di carcere per omicidio. La vittima, il 26enne Roberto Grasso, 26 anni, è stata freddata con quattro colpi di pistola cal.7,65, la notte tra il 25 e il 26 aprile del 2013. I tragici fatti sono avvenuti all’interno di una proprietà agricola di Puntalazzo di Mascali, in contrada “Pedata”. Grasso si era furtivamente introdotto nel fondo agricolo del pensionato per fare razzia delle proprie coltivazioni, soprattutto fave, per essere poi sorpreso dall’anziano proprietario che, nel giro di pochi mesi, aveva subìto almeno 5 furti (ortaggi, galline e attrezzi da lavoro), tutti denunciati ai carabinieri della locale Stazione. La Cassazione, ha escluso la tesi difensiva secondo cui la vittima avrebbe aggredito l’anziano, ex dipendente della cartiera Siace, giustificando la reazione armata, confermando, invece, l’impianto accusatorio secondo cui Giuseppe Caruso, quella notte ha invece atteso la vittima, appostandosi all’interno del proprio podere, lungo la strada che collega Puntalazzo a Nunziata di Mascali, armato di pistola con due caricatori per un totale di 24 proiettili. 

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