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Antitetanica introvabile in farmacia

Di Carmen Greco |

«Mia madre – ha raccontato il figlio Davide – si è tagliata un piede con un pezzo di vetro e il medico di famiglia le ha prescritto di seguire la profilassi con l’antitetanica. Premetto che la nonna materna è morta a 33 anni proprio per il tetano, così in famiglia siamo particolarmente sensibili a questo tipo di emergenze. Ci siamo recati all’Ufficio Igiene di Acireale e lì le hanno fatto il vaccino (mia madre lo aveva fatto troppi anni fa) avvertendola però che comunque non era “coperta” perché ci vuole del tempo prima che si attivi. Così ci hanno detto di procurarci il siero antitetanico (immunoglobuline specifiche antitetaniche di origine umana che danno una protezione immediata di venti giorni ndr) e lì è iniziata la nostra ricerca. Prima abbiamo girato le farmacie di Acireale e nessuno l’aveva, poi quelle di Catania, stessa risposta. Nelle farmacie manca e gli ospedali hanno scorte limitate tra l’altro destinate ai ricoverati. Finalmente dopo decine di telefonate anche al Dipartimento del Farmaco e alla Direzione Sanitaria dell’Asp, sono riuscito ad avere una fiala di antitetanica all’ospedale di Acireale, ma solo dopo insistenze e sapendone l’esistenza. Possibile che accada una cosa simile nel 2017? Una vera vergogna – ha concluso – Catania e provincia sono sprovviste di siero per l’antitetanica».

In effetti il problema lamentato dal signor Davide esiste. Se gli ospedali hanno ancora scorte di siero antitetanico, negli scaffali delle farmacie è diventato davvero introvabile.

Lo conferma il presidente regionale nonché vicepresidente nazionale di Federfarma, Gioacchino Nicolosi: «E’ vero, sta diventando un problema serio – ammette – che riguarda da alcuni mesi non solo la Sicilia, ma anche l’Italia e l’Europa. C’è difficoltà nella produzione delle immunoglobuline contro il tetano. Come Federfarma nazionale abbiamo fatto più segnalazioni al ministero. All’inizio qualche scorta è arrivata nelle farmacie, ma adesso non ne abbiamo più».

Il siero antitetanico è formato da anticorpi (gammaglobuline umane) estratte dal sangue di donatori vaccinati e serve a dare copertura in caso di ferite a rischio infezione. Il vaccino, invece, stimola la produzione degli anticorpi, rendendo la persona immune all’infezione, ma non immediatamente. Perché il vaccino abbia effetto è necessario, infatti, che trascorra un certo periodo di tempo affinchè l’organismo produca gli anticorpi. Il vaccino dura per diversi anni, a volte per tutta la vita. Il ciclo vaccinale va fatto, però, completo con tre somministrazioni a distanza. In Italia la vaccinazione contro il tetano è obbligatoria dal 1963 e ha contribuito a ridurre i casi di tetano a circa 50 l’anno (dati dell’Istituto superiore di Sanità). La fascia più colpita sono gli anziani, soprattutto donne, perché mai sottoposti al vaccino. C’è da dire che anche chi è stato vaccinato, dovrebbe eseguire ogni 10 anni una dose di richiamo, specialmente se si fa un lavoro a rischio espositivo o se ci si reca in Paesi in cui le condizioni sanitarie sono precarie.

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