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Terrorismo, espulso tunisino residente a Belpasso amico di Anis Amri, l’attentatore di Berlino

Di Redazione |

I poliziotti della Digos di Catania, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno rintracciato ed espulso su provvedimento del Tribunale Sayed Yacoubi, un tunisino di 36 anni, ritenuto vicino al terrorista della strage di Berlino, Anis Amri. L’uomo era appena partito da Belpasso ed è stato rintracciato a Torino mentre stava cercando di lasciare frettolosamente l’Italia per raggiungere una connazionale residente in Francia che si era attivata per trasmettergli i fondi necessari per attraversare il confine clandestinamente. Il tunisino è stato prima accompagnato in un centro di Torino e successivamente messo su un volo diretto per la Tunisia in partenza da Fiumicino.

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Il provvedimento di espulsione, adottato dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania, si è reso necessario perché Yacoubi, irregolare, aveva intrattenuto frequenti rapporti con Anis Amri , non solo nel periodo in cui quest’ultimo viveva in provincia di Catania, ma anche quando il terrorista si era spostato a Latina, a Roma e poi in Germania. Era Yacoubi che aveva fornito ad Anis Amri una scheda telefonica quando il terrorista era stato rilasciato dal Cie di Caltanissetta e tramite la stessa scheda, secondo la Polizia, aveva mantenuto frequenti rapporti. Yacoubi avrebbe anche rapporti con un altro tunisino residente a Berlino e anch’esso amico di Anis Amri e indicato come un elemento che orbita nel mondo dell’integralismo islamico. Yacoubi era entrato in contatto anche con il connazionale Ben Brahim Tarak il 40 enne residente a Ragusa, espulso dall’Italia nel luglio 2015 sia per i diversi precedenti penali ma anche perché durante una perquisizione nel suo domicilio è stato trovato un manoscritto contenente versi del Corano inneggianti all’ortodossia islamica.

Yacoubi prima di allontanarsi da Belpasso lo scorso 30 aprile, in compagnia di una connazionale risultata estranea alle indagini, viveva in un casolare nell’entroterra di Belpasso, e svolgeva lavori agricoli saltuari mantenendo una condotta molto riservata e utilizzando, altresì, le diverse applicazioni di messaggistica con traffico dati, al fine di eludere eventuali attività investigative delle forze dell’ordine. Probabilmente Yacoubi era fuggito frettolosamente dopo avere saputo del rimpatrio dell’egiziano Omar Ashraf Mohamed Gamaleldin Mohamed Aly, anche lui in contatto con l’attentatore di Berlino e, indirettamente, anche con lo stesso tunisino residente a Belpasso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA