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Arresti Istituto “Bellini”: denaro per comprare gioielli e andare in vacanza

Di redazione |

Catania – Il Bellini è un ente pubblico fondato nel 1951; è finanziato annualmente con contributi del Comune, della Città metropolitana e, in minima parte, con le rette dei frequentatori. Le appropriazioni di finanziamenti pubblici sono avvenute tra l’ottobre 2007 e il febbraio 2016. Le indagini sono scaturite da una denuncia presentata da alcuni componenti del Consiglio di amministrazione e dall’attuale direttore amministrativo del Bellini. Con il denaro, gli indagati acquistavano anche gioielli, vestiti d’alta moda e andavano in vacanza.

Falsificate firme, mandati di pagamento compilati con causali differenti (a seconda che lo stesso documento fosse destinato alla banca o agli atti dell’ente). In 9 anni questa attività (le banche chiamate a svolgere il mero servizio di «cassa», hanno registrato importi o a favore dell’ex responsabile dell’ufficio ragioneria del Bellini e dei dipendenti suoi complici o a favore di imprese partecipi all’illecito) ha fruttato 10 milioni di euro; altri 4 milioni sono spariti grazie alla complicità di imprese commerciali compiacenti, circa 20, destinatarie di pagamenti a fronte di prestazioni mai effettuate a favore del Bellini. Il ruolo delle imprese è consistito nell’aprire conti correnti e carte prepagate nei quali far affluire il denaro sottratto e successivamente nel disporre, attraverso operazioni di home banking, assegni e prelevamenti in contanti, dei fondi illecitamente acquisiti per la restituzione e il reimpiego a favore degli indagati. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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