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Vittime di violenze fisiche e psicologiche: un arresto e un divieto di avvicinamento

Di redazione |

Catania– Due storie di quella che è diventata ordinaria violenza nei confronti delle donne. Ad Aci Trezza, un 33enne di Acireale è stato arrestato dai carabinieri per aver picchiato con calci e pugni la convivente che aveva deciso di lasciarlo. Ma la scelta della donna, che frattanto, tra alti e bassi, era diventata anche mamma di una bambina, ha scatenato l’ira del compagno che in piazza Marina ad Aci Trezza, l’ha prima insultata all’interno di un bar e poi, fuori dal locale, ha cominciato a colpirla con inaudita violenza con pugni alla testa. La vittima è riuscita a fuggire e ad avvertire il 112. I carabinieri della Stazione di Aci Castello l’hanno soccorsa e poi hanno arrestato l’aggressore che si era nascosto all’interno del mercato ittico. La donna, 31 anni, accompagnata all’ospedale Cannizzaro di Catania, è stata medicata avendo riportato un trauma cranico non commotivo e una lussazione alla testa omerale della spalla sinistra

L’uomo, giudicato per direttissima, è stato rimesso in libertà con il divieto assoluto di avvicinarsi alla vittima.

Un’altra vicenda di violenza, in questo caso psicologica, si è consumata in danno ad un’altra donna dell’acese, che aveva già lasciato il compagno, alla fine di una convivenza travagliata. Da lì una serie di atti persecutori, a livello psicologico,che avevano generato nella vittima uno stato d’ansia tale da sconvolgerle la vita.

Anche in questo caso, la decisione di interrompere la relazione non era stata accettata dall’uomo. Ieri sera l’episodio clou avvenuto a Santa Maria Ammalati – frazione acese – luogo in cui l’uomo, all’ennesimo tentativo di far tornare la donna, 45 anni, sulle proprie decisioni, l’ha avvicinata in strada ed all’ennesimo diniego ha iniziato a minacciarla urlandole contro. La richiesta d’aiuto al 112 ha sortito l’immediato intervento sul posto dei Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano che hanno ammanettato l’uomo, un 44enne di Acireale, già gravato da precedenti di polizia, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori.

L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato relegato agli arresti domiciliari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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