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Il boss all’allevatore: «Cosa nostra è tutto e significa rispetto»

Di Redazione |

«Cosa nostra è tutto… è dai tempi da quando è nato l’uomo che c’è questo discorso… Questa parola significa rispetto per le persone. Rispetto di determinate cose…». A parlare, senza sapere di essere intercettato, è il capomafia della famiglia di San Biagio Platani Giuseppe Nugara.

Nugara sta parlando con un allevatore di San Biagio, Stefano Butticè. E durante l’incontro spiega come sia “sbagliato” a suo avviso definire “mafia” l’organizzazione criminale della quale «Giuseppe Spoto e i Panepinto fanno parte», come dicono gli inquirenti.

Perché bisogna chiamarla Cosa nostra e «alla base – secondo i boss – vi è il rispetto delle persone prima di tutto e poi delle regole che la stessa organizzazione impone ai suoi affiliati».

«Non è che significa che devono essere cristiani “tinti” (cattivi ndr) per essere un cristiano tinto. Pure tu puoi diventare tinto, se ti fanno qualche minchiata», dice ancora Nugara. E Butticè: «Ma il rispetto è il rispetto… la verità è…». E Nugara replica: «Là ci sono delle regole. Che tu devi portare sempre… Se devi stare vicino a determinate persone. Le regole… non si scherza… Così è».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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