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Catania, al lavoro nel B&B (in parte abusivo) per meno di 3€ l’ora

Di Redazione |

C’era il bed and break fast autorizzato per quattro camere che invece ne aveva in esercizio sei tanto da spingere il titolare a pubblicizzarlo sul web come albergo. E lo stesso titolare che pagava una lavoratrice meno di 3 eruro l’ora. C’è anche questo nell’operazione di controllo del territorio eseguito dai poliziotti dei commissariati di Borgo Ognina e Nesima. Sono state controllate diverse strutture ricettive, a carattere imprenditoriale o familiare, la cui conduzione, in molti casi, non è risultata in linea con le norme di pubblica sicurezza o con quelle tributarie e fiscali.

Un caso emblematico era appunto quello di un bed and breakfast del centro storico nel quale, nonostante fosse stata autorizzata l’attività di affitto di quattro camere, erano, invece, disponibili sei alloggi, tanto da consentire al titolare di pubblicizzare il proprio esercizio come “albergo”. Oltre all’evasione fiscale – e all’abusiva conduzione dell’esercizio stesso – durante i controlli è emersa anche la presenza di una lavoratrice priva di contratto di lavoro che percepiva una paga di appena 2,65 euro l’ora. La lunga serie di rilievi a carico del titolare, comprende la denuncia per sfruttamento dello stato di bisogno del lavoratore, la segnalazione all’Asp Spresal, per la violazione delle norme in materia di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro e la sanzione amministrativa per l’inosservanza alle prescrizioni dell’autorità di P.S. Almeno 15 le strutture per le quali è stato accertata l’attività di affitto “in nero”. Controllata anche la posizione di una donna che aveva affittato, da oltre dieci anni, un’intera palazzina “in nero”, eludendo completamente gli obblighi fiscali e di Pubblica Sicurezza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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