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Anziano morì dopo le botte, abbreviato per due ragazzini accusati di omicidio preterintenzionale

Di Redazione |

Hanno chiesto l’accesso al rito abbreviato i due ragazzi di Modica, di 16 e 17 anni, accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di Angelo Partenza, 64 anni, con l’aggravante «di aver profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa».

La richiesta è stata depositata dai loro legali al Gup del Tribunale per i minorenni di Catania, Alessandra Chierego, davanti la quale era pendente la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal procuratore Caterina Ajello e dal sostituto Silvia Vassallo. Il Gup ha rinviato il procedimento al 5 dicembre prossimo per decidere anche sull’uso della stenotipia in aula.

Angelo Partenza, che abitava da solo, è stato trovato morto nella casa in cui viveva da solo il 3 febbraio del 2017. Per l’accusa il decesso sarebbe da mettere in relaziona all’aggressione che l’uomo, 15 giorni prima, aveva subito a parte dei due imputati, allora di 15 e 16 anni. Dalle indagini dei carabinieri emerse che «dopo accenno di rimprovero» il 64enne sarebbe stato «strattonato a terra e colpito con pugni e calci».

A bloccare i minorenni erano stati degli operatori ecologici. La vittima, su consiglio del medico di famiglia, si era recato in ospedale dove gli avrebbero diagnosticato una «frattura della parete anteriore laterale, mediale e superiore del seno mascellare destro» con «una prognosi di 30 giorni». L’uomo è tornato a casa, dove è stato trovato morto 15 giorni dopo dalla sorella che ha presentato denuncia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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