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Ambiente, da Ragusa alle Barbados per amore dell’Oceano

Di Leonardo Lodato |

Visibilmente emozionato e soddisfatto, all’arrivo a Bridgetown, Enrico Civello. Per lui si tratta di una nuova esperienza da inserire in un curriculum di tutto rispetto con oltre 50 mila miglia già percorse e due traversate atlantiche sulle spalle.

Gianni Iura ha portato a bordo della Mirpuri Foundation non solo l’allegria di un ragusano doc ma il buon umore generato da quei pastio caldi che hanno reso senz’altro più piacevole la traversata partita il 29 gennaio scorso.

A volere Gianni al suo fianco in quest’esperienza, è stato proprio Enrico. La loro è una storia di grande amicizia e di fiducia reciproca. E se la passione di Enrico per la vela lo ha sempre tenuto alla larga da altre “distrazioni”, vale la pena raccontare come sia stato proprio Enrico a “indurre in tentazione” l’amico Gianni strappandolo al suo lavoro di cassiere di supermercato, indicandogli la via del mare. L’amore per la vela c’era già. E così, per dirla alla francese, le jeux son fait, e i due si sono ritrovati a condividere un’esperienza di quelle che ti segnano per la vita.

La “Transatlantic crossing” fortemente voluta da Paulo Mirpuri, ha infatto un sapore che va al di là della semplice impresa sportiva. “Mission” della Mirpuri Fooundation, organizzazione non profit con sede in Portogallo, è infatti quella di promuovere nel mondo, ad ogni tappa, progetti e iniziative legate alla protezione degli oceani e delle specie marine, sensibilizzando le autorità sui danni provocati dalle emissioni di gas che rischiano di provocare danni enormi al clima e, di conseguenza, all’uomo e alla natura. Tra gli argomenti che vengono messi in grande rilievo, come spiega lo stesso Paulo Mirpuri, il surriscaldamento dei mari, la pesca illegale che rappresenta il 20 per cento della pesca mondiale, e l’invasione di nuove specie.

Il messaggio che Mirpuri Foundation vuole lanciare ai governi di tutto il globo, è che i riflettori si possano accendere sui pericoli derivanti dal livello di emissione nell’atmosfera di milioni di tonnellate di anidride carbonica, un terzo dei quali vengono assorbiti dalle acque. Così, si rischia di distruggere definitivamente l’ecosistema.

Ma tornando alla “route” transatlantica appena conclusa dalla Mirpuri Foundation, il bilancio è più che soddisfacente. “Gli ultimi due giorni – spiega lo skipper – sono stati abbastanza impegnativi a causa dell’instabilità dei venti e delle onde che hanno complicato le operazioni a bordo, effetto del maltempo che ha colpito l’Europa negli ultimi giorni”.

L’equipaggio, di cui facevano parte anche Johannes Schwarz, Gerwin Jansen, Filip Pietrzak, Luca Salerno e Giulio Canale, “è tutto formato da ottimi professionisti che, però, non avevano mai navigato insieme. Ma – spiega ancora Mirpuri – lo spirito giusto si è presto creato permettendo di lavorare tutti nel migliore dei modi anche quando è stato necessario affrontare venti a 40 nodi e onde alte otto metri”.

Bilancio positivo, dunque, per annunciare che questa impresa, oltre che per motivi strettamente legati alla salvaguardia e alla conservazione di un bene chiamato Natura, è servita anche a gettare le basi per “selezionare” l’equipaggio che, a bordo della Mirpuri Foundation, prenderà parte alla Volvo Ocean Race 2020.

Per il ragusano Enrico Civello, la “Transatlantic Crossing” appena conclusa, ha rappresentato “un’esperienza davvero eccitante. Una vera lezione per tutti, visto che abbiamo dovuto affrontare vento forte e mare grosso. Siamo riusciti a posizionarci in modo da percorrere 1.200 miglia lungo la stessa traiettoria, che rappresentano più della metà delle 2.100 miglia che separano Capo Verde da Barbados”.

Adesso, col vento in poppa, attendiamo a casa Enrico e Gianni. Per i festeggiamenti di rito.

la regina dei venti. E’ un vero e proprio gioiello della nautica mondiale. Il Volvo Open 70, conosciuto anche come Volvo Ocean 70/Vor70, ha appena concluso la traversata Capo Verde-Barbados


Il team

Enrico Civello. Velista di professione, vanta nel suo curriculum oltre 50 mila miglia di navigazione. Ha partecipato a due traversate atlantiche. A bordo del Mirpuri Foundation oltre ad essere il crew manager ha ricoperto il ruolo di timoniere e “specialist in the maintenance of motors, spars, generators and other equipment”.

Gianni Iura. anche lui ragusano come Enrico Civello, ed esperto velista, ha partecipato alla traversata a bordo dell’imbarcazione della Mirpuri Foundation, come cuoco. A lui sono arrivati i complimenti dell’equipaggio che, impegnato in un’impresa alquanto faticosa, ha avuto modo, grazie alla presenza di Gianni, di gustare qualche piatto caldo.

Gli altri. Skipper ed armatore, il portoghese Paulo Mirpuri. Con loro, Johannes Schwarz (Austria), Gerwin Jansen (Olanda), Filip Pietrzak (Polonia), Luca Salerno e Giulio Canale (Italia).

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