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Tangenti Anas, è Ester Bonafede l’ex assessore regionale siciliano indagato in Toscana (con il marito)

Di Redazione |

PALERMO – L’ex assessore regionale siciliano indagato dai pm di Firenze in una tranche dell’inchiesta sugli appalti Anas è Ester Bonafede. L’indagine a suo carico, però non riguarderebbe gli appalti, ma presunti illeciti in finanziamenti della Regione Sicilia nel settore residenziale e turistico. Nell’inchiesta risulterebbe coinvolto anche il marito, l’ex magistrato Carmelo Carrara, per anni in procura a Palermo, poi eletto sindaco di Terrasini nelle liste dell’Udc, attualmente avvocato.

Bonafede, che svolge la professione di architetto, non sarebbe coinvolta in quanto ex assessore regionale – peraltro nella Giunta Crocetta aveva la delega alla Famiglia e agli Enti locali -, ma come tecnico. Indagata anche la funzionaria regionale dell’assessorato al Turismo Anna Maria Spanò. 

La tranche siciliana dell’inchiesta della Procura di Firenze sugli appalti Anas ruoterebbe attorno alla realizzazione di un Albergo diffuso a Sambuca di Sicilia (Agrigento). I lavori riguardano la ristrutturazione di una trentina di immobili nel centro storico del paese da parte di un imprenditore del settore turistico, per un importo complessivo di circa quattro milioni di euro cofinanziato al 50% con Fondi Europei. L’architetto Ester Bonafede è il direttore dei lavori.

Oggi sono state eseguite 8 misure cautelari, ai domiciliari, nei confronti di altrettanti imprenditori. Numerose le perquisizioni mentre altre persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Per Bonafede, il marito e la funzionario dell’assessorato al Turismo l’accusa sarebbe di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla corruzione. Bonafede e Carrara, con Marcantonio Pinto Vraca, 47 anni di Castell’Umberto (Messina) e Gianfranco Recupero, 49 anni, residente a Milazzo (Messina), due degli imprenditori da oggi ai domiciliari, secondo i magistrati, avrebbero costituito «un unitario centro di interessi imprenditoriali» che avrebbe, dopo il 2015, proseguito la propria attività anche in Sicilia, affidando all’ex assessore e al marito «lavori di ristrutturazione di immobili riconducibili a loro società beneficiarie di erogazioni pubbliche a fondo perduto dalla Regione Siciliana».

Per l’accusa Mazzeo e Troccoli avrebbero predisposto un sistema che prendeva una percentuale del 3% sui lavori assegnati, percentuale che poteva salire, come pure cene nei migliori ristoranti di Firenze e non solo, vacanze pagate in hotel di lusso e promesse di avanzamenti di carriera grazie anche a presunte entrature nel mondo della politica e dei vertici di Anas. Ai domiciliari, con l’accusa di corruzione, sono finiti anche per Antonio Bitetto, 63 anni, di Bari; Gaetano Peluso, 55 anni, della provincia di Caserta; Domenico Guigli, 68 anni, di Montefiorino (Modena); Alessandro Pini, 55 anni di Firenze; Moreno Farsi, 62 anni, fiorentino e Paolo Bertini, 53 anni, del Modenese.

Nel corso degli interrogatori davanti al pm Giuseppina Mione, Troccoli avrebbe riferito che Mazzeo venne nominato nel 2015 collaudatore per il viadotto Scorciavacche (crollato sull’Agrigento Palermo l’anno precedente) grazie ai suoi buoni uffici con il mondo della politica e con i vertici Anas. E sempre Troccoli avrebbe parlato al magistrato del fatto che Pinto Vraca vantava, «forse millantava», amicizie con politici («Nencini e di area renziana», ma anche con «Alberto Brandani, prima della Dc poi dell’Udc») e con i vertici di Anas spiegando di poterli utilizzare per far fare carriera a Mazzeo e a lui.

Ester Bonafede è anche attuale vice commissario dell’Udc in Sicilia. Il leader Lorenzo Cesa le ha affidato l’incarico dopo l’uscita dal partito dell’ex presidente Gianpiero D’Alia e dei deputati regionali del gruppo parlamentare dell’Ars transitati nei “Centristi per l’Europa”, tranne l’ex capogruppo Mimmo Turano che ha deciso di rientrare nell’Udc. Bonafede è stata tra i protagonisti dell’accordo raggiunto da Forza Italia e dai “cuffariani” di Cantiere popolare con Fabrizio Ferrandelli, candidato a sindaco di Palermo, sostenuto, oltre che dai partiti del centrodestra, dal movimento dei “Coraggiosi” e da ex Pd.

«Non conosco le persone indagate in questa vicenda, non ho mai intrattenuto rapporti con loro e non conosco i fatti. Sono stata nominata direttore dei lavori per la realizzazione dell’albergo di Sambuca solo a dicembre del 2016, quattro mesi fa. Non conosco il funzionario regionale indagato. Tra l’altro non sono più assessore regionale da circa tre anni», ha detto l’architetto Ester Bonafede in merito alla vicenda «Sto proseguendo nel mio incarico per la realizzazione dell’albergo diffuso – ha concluso Bonafede – I lavori vanno avanti e dovranno concludersi entro luglio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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