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L’intrusa, film con e senza la camorra

Di Redazione |

ROMA, 21 SET – Si può dire che Leonardo Di Costanzo parta davvero da lontano per raccontare con ‘L’intrusa’, già al Festival di Cannes alla Quinzaine Des Realisateurs e ora in sala dal 28 settembre con Cinema, per raccontare la sua storia di redenzione e camorra. Anzi, come lo stesso regista napoletano ci tiene a dire, “questo è un film sì con la camorra, ma non sulla camorra”. Protagonista della storia ispirata a un fatto di cronaca, Giovanna (Raffaella Giordano): donna tutta d’un pezzo, soprattutto eticamente, non solo è una sorta di ‘missionaria’ alla Masseria, centro di accoglienza e volontariato alla periferia di Napoli dove i bambini giocano e sfuggono dalle tentazioni della mala, ma anche una persona che porta avanti le sue convinzioni contro tutto e tutti. Il problema è appunto Maria (Valentina Nannino). E’ lei l’intrusa, ovvero una donna che insieme al suo compagno camorrista e alla loro figlia si è rifugiata, con il consenso di Giovanna, in una fatiscente dependance all’interno del centro di accoglienza.

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