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Sgarbi su tempio G Selinunte: «In sette mesi colonne in piedi»

Di Margherita Leggio |

CASTELVETRANO (TRAPANI) – «Entro questo mese avrò un preventivo vero che farò vedere a un finanziatore molto attendibile e importante che deve darci la sua definitiva adesione e che individuerà gli sponsor e a marzo sapremo con certezza se ci sarà un mecenate, da quel momento farò un decreto e ci sarà una gara per sapere chi farà i lavori. Credo che si potrà cominciare a mettere in piedi le prime colonne del tempio G di Selinunte entro sette mesi». Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi intervenendo nel pomeriggio al convegno «Valorizzazione e tutela dai rischi geologici della polis di Selinunte» che si sta svolgendo al baglio Florio del parco archeologico e in cui sono stati presentati i risultati del primo di tre anni di una ricerca che i geomorfologi dell’Università di Camerino stanno svolgendo nel sito.

Il tempio G, dedicato agli dei olimpici e alle principali divinità della città di Selinunte (Zeus, Phebo, Apollo, Pasikrateia, Malophoros), sorgeva sulla collina orientale del parco archeologico. E’ di ordine dorico e per le sue dimensioni è considerato uno dei templi più grandi del mondo greco. Si fa risalire tra il VI e il V secolo avanti Cristo. Le forme architettoniche molto diverse fanno presumere che sia stato realizzato in un arco di tempo di circa 75 anni. «Il prezzo della ricostruzione di ogni colonna – ha aggiunto Sgarbi – è intorno ai 600 mila euro. Ho chiesto preventivi a quattro diverse fonti e quello più autorevole è della Soprintendenza del mare, ente capofila, con la Soprintendenza del sito che hanno elaborato un progetto intorno ai 12 milioni di euro. Un altro progetto indicava una spesa di circa 5 milioni di euro e un altro, che prevede la ricostruzione anche della cella e di altre componenti del tempio si avvicinava ai 35 milioni di euro. Ho detto loro di mettersi d’accordo e di darmi un preventivo certo, che pare potrebbe essere intorno ai 15 milioni con la ricostruzione del solo peristilio». ”Il progetto – aggiunge – lo proporremo ai mecenati, cosa che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. La ricostruzione del tempio G di Selinunte è stata oggetto di discussione di alcune riunioni con gruppi di lavoro e di una riunione con il presidente della Regione, io devo solo trasferire il preventivo per la fattibilità dell’impresa e vedere se esso è accolto con favore. La volontà politica della ricostruzione esiste, gli studi sono stati in gran parte esperiti con un convegno del 2013, altri studi sono stati fatti e quelli dell’Università di Camerino sono utili sul piano della geologia. Sulla notizia che una faglia attiva attraversa proprio l’area del tempio G l’assessore ha detto: «Se per caso le conclusioni fossero così drastiche potremo anche non ricostruirlo e potremo ricostruire altri templi più piccoli».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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