Un ventenne catanese in finale al Campiello Giovani
VENEZIA
11/09/2016 - 16:00
VENEZIA, 11 SET - E l'unica Italia che vince al Festival di Venezia alla fine è quella del documentario con Liberami di Federica Di Giacomo, miglior film ad Orizzonti. E non è certo la prima volta che a festival internazionali questo genere, considerato per troppo tempo di serie B, trova il suo giusto riscatto. Da Sacro Gra (vincitore proprio a Venezia ma nel concorso principale nel 2013) e Fuocoammare di Gianfranco Rosi (Orso d'oro al Festival di Berlino quest'anno) fino a Cesare deve morire dei fratelli Taviani (ancora a Berlino nel 2012). Alberto Barbera, direttore della Mostra, l'ha detto chiaramente: "Non ha più senso mantenere barriere tra documentario e film. Il termine stesso documentario è inadeguato, bisognerebbe trovarne uno nuovo. Tra l'Esorcista e Liberami non c'è poi tutta questa differenza in quanto a emozioni". Dello stesso parere la regista Di Giacomo, che nel ricevere il premio sottolinea: "Il confine tra documentario e fiction è sempre più labile, ma forse nel documentario oggi c'è più coraggio".
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