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NAPOLI
10/08/2016 - 17:00
NAPOLI, 10 AGO - Capri, fine della Seconda Guerra Mondiale. Inizia da qui la storia di Chantecler, il marchio di alta gioielleria scelto da nomi come Ingrid Bergman e Jackie O. Tutto inizia 70 anni fa con l'amicizia tra Pietro Capuano, un dandy, erede di una nobile famiglia di gioiellieri napoletani, soprannominato da tutti 'Chantecler' e Salvatore Aprea, un giovane caprese con studi in Giurisprudenza. Oggi Chantecler conta 130 punti vendita in Italia e realizza all'estero il 20% del proprio fatturato, una quota che vuole portare al 50%. In questo il supporto di Sace, dice il vicepresidente Costanza Apresa, e' determinante. "Con il supporto di Sace abbiamo avuto la forza di investire nei mercati ad alto potenziale. È stato studiato - spiega - un format di boutique monomarca di lusso in franchising e oggi siamo presenti a Hong Kong, Tokyo e Astana. Ci stiamo interessando ai mercati dell'Est Europa e siamo tra i marchi della Fiera di Basilea".
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