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Confindustria lima le stime del Pil: ‘L’Italia è ferma’

Di Redazione |

Dopo il taglio di giugno gli economisti di Confindustria hanno limato ancora al ribasso le stime sulla crescita: nel 2016 il Pil è visto al +0,7% (era +0,8%) e nel 2017 al +0,5% (era +0,6%). E la crescita 2017, avvertono, “non è scontata e va conquistata”. Dopo “un quindicennio perduto”, “tempo sprecato”, il Paese “soffre oggi di una debolezza superiore all’atteso”: ai ritmi attuali “di incremento del prodotto – indica quindi il Csc – l’appuntamento con i livelli lasciati nel 2007 è rinviato al 2028”.

“Non riusciamo a schiodarci dalla malattia della bassa crescita di cui soffriamo dall’inizio degli anni Duemila” avverte il capo economista di Confindustria, Luca Paolazzi. I dati Csc mostrano come “prima, durante e dopo la Grande Recessione (in Italia più intensa e più lunga) si è accumulato un distacco molto ampio” con altri Paesi Ue. Tra 2000 e 2015 il Pil è aumentato in Spagna del 23,5%, Francia +18,5%, Germania +18,2%. In Italia è “calato dello 0,5%” e con le dinamiche in corso i gap aumentano oggi “ancor più rapidamente”.

Senza flessibilità si rischia una manovra correttiva da 1 punto di Pil. Così il Centro studi di Confindustria. “Il deterioramento” del quadro macro “comporta un peggioramento del deficit e, a parità di obiettivo (ad oggi per il governo è 1,8% nel 2017) richiederebbe uno sforzo maggiore”. Per questo “è assolutamente necessario negoziare margini di flessibilità aggiuntivi”. Per il Csc nel 2016 la crescita si ferma allo 0,7% e nel 2017 allo 0,5% con deficit al 2,3%, che richiederebbe “una manovra complessiva sui saldi di 16,6 miliardi”.

Padoan,stime governo saranno migliori di Confindustria – “Le stime del governo che saranno contenute nella di nota aggiornamento al Def, che il governo approverà la prossima settimana dovrebbero essere migliori di quelle di Confindustria sia per il 2016 che per il 2017 perché le stime Csc si basano “su ipotesi di policy diverse da quelle che il governo intende proporre”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan alla presentazione delle nuove stime di Confindustria. “La riduzione delle tasse è il primo pilastro della strategia del governo, continuerà nel 2017 con l’Ires e ovviamente stiamo vedendo cosa altro si può fare”, ha sottolineato il ministro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA