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Mps: conversione ok, ora incognita voto

Di Redazione |

MILANO, 3 DIC – Dopo aver portato a casa almeno un miliardo di euro dalla conversione dei bond subordinati in azioni, ora Mps guarda ai passi successivi della ricapitalizzazione da 5 miliardi. Ogni nuova decisione, però, dovrà fare i conti con l’esito del referendum costituzionale e, soprattutto, con l’impatto che avrà sui mercati. Se non ci saranno scossoni, per il 7 o l’8 dicembre è atteso il lancio dell’aumento di capitale, che dovrebbe essere da 2 miliardi. Nel frattempo, dovrebbero concludersi gli accordi con gli investitori, come il fondo sovrano del Qatar, che hanno mostrato interesse all’operazione. Gli Emirati dovrebbero impegnarsi per un miliardo, altri fondi americani per qualche centinaio di migliaia di euro ciascuno. Lunedì i vertici di Mps terranno una serie di riunioni con le banche del consorzio di garanzia – guidato da Jp Morgan e Mediobanca – e con gli investitori, per valutare il post voto. Sarà poi un cda in programma martedì a Siena a stabilire se e come si farà l’aumento di capitale.

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