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Si fingeva amica del boss Matteo Messina Denaro, dichiarata incapace di intendere e di volere

Di Redazione |

ENNA – Per il tribunale di Enna, Maria Gabriella Arena, dipendente del Comune di Valguarnera, 50 anni, che si era spacciata per una emissaria del boss latitante Matteo Messina Denaro e si era fatta consegnare da un grosso imprenditore ennese 25 mila euro, è incapace di intendere e volere. La donna, assistita dall’avvocata Sinueè Curcuraci è stata scarcerata oggi mentre il processo è stato rinviato a maggio per la discussione. La donna era stata arrestata subito dopo che l’imprenditore le aveva consegnato i soldi in una busta di carta su richiesta del Pm della Dda di Caltanissetta, Roberto Condorelli.

Quando venne arrestata dagli uomini della squadra mobile di Enna, nel giugno scorso, Maria Gabriella Arena, incensurata, impiegata del Comune di Valguarnera, aveva appena finito di riscuotere ben 25 mila euro in contanti da un noto imprenditore dell’ennese. La donna aveva detto di essere un emissario di Matteo Messina Denaro, salvo poi, dopo l’arresto, avvenuto in un centro commerciale dell’ennese, dove era stato fissato l’appuntamento per riscuotere la somma richiesta, ammettere di aver inventato tutto e di avere agito per bisogno di denaro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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