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Rifiuti Enna, diffida ad attivare la Srr entro domani

Di William Savoca |

ENNA – Sono giorni di lavoro intensi per il commissario dell’Ato rifiuti “EnnaEuno”, Sonia Alfano, a cui a fine mese scadrà il mandato commissariale ed ancora non si conoscono le sorti future.

Dalla sua nomina, avvenuta ad agosto, ad oggi Sonia Alfano, insieme al suo staff, ha messo in campo tutta una serie di azioni volte a risollevare le sorti dell’Ato scontrandosi spesso con i sindaci ad ogni riunione soprattutto sul rispetto degli accordi economici. Di contro ci sono stati sindaci che hanno ribadito le difficoltà economiche che spesso hanno obbligato a non rispettare gli impegni.

Qualche risultato pare però esserci stato se è vero, come sembra, che diversi primi cittadini si stanno mettendo in regola con il pagamento del deliberato.

Pare, intanto, che dal commissario Alfano ci sia stata una diffida ad attivare la Srr entro domani; in caso contrario pare che possa applicare i poteri sostitutivi.

Non è però a conoscenza di scadenze il presidente della Srr, Armando Glorioso, critico verso questa voce e sull’attuale gestione commissariale in generale.

«Il commissario mi ha verbalmente detto di procedere alla formazione della dotazione organica ed io ho verbalmente risposto che ci vuole tempo» spiega Armando Glorioso critico verso i tempi prospettati: «Mi si chiede di fare in pochi giorni quanto non è stato fatto in sei anni. I tempi assegnati – prosegue il sindaco di Nissoria e presidente della Srr – non sono accettabili e li rimando al mittente, se dobbiamo fare tutto secondo la legge serve del tempo». Insomma non sembrano concordare le due parti.

Come detto, però, il 30 novembre scade il mandato commissariale affidato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, a Sonia Alfano e poco filtra su una eventuale proroga (come si pensa possa avvenire) o nuova nomina.

Nel frattempo restano però ancora da risolvere alcune vicende come , ad esempio, l’impianto di compostaggio che resta chiuso creando difficoltà ai Comuni senza dimenticare le difficoltà economiche (che si riversano sui dipendenti spesso in agitazione) che al momento sembra che possano solo essere “tamponate” ma non del tutto risolte. Il tutto senza che tra commissario e sindaci ci sia un’unità di intendi sul percorso da attuare per uscire dalla crisi.

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