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Per i tributi comunali, rottamazione senza sanzioni

Di Walter Savoca |

La legge di Bilancio varata dal governo nazionale ha previsto delle disposizioni per la definizione agevolata delle cartelle di pagamento, la cosiddetta “rottamazione delle cartelle” che interessa gli enti locali e, quindi, i Comuni. A tal proposito ieri si è riunita la commissione bilancio all’interno della quale i consiglieri del Pd hanno chiesto alcuni chiarimenti sulla questione. Uno su tutti quello di capire cosa accadrà sui tributi comunali. Questo perché, ha spiegato il presidente della commissione, Stefano Rizzo, alcuni sostenevano che l’azione si poteva fare, per altri era necessario un atto del Consiglio entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge (e quindi entro il 3 febbraio) che stabilisse cosa si poteva o non si poteva “rottamare”.

È stata così chiesta all’amministrazione e al dirigente di Ragioneria la posizione che si intendeva assumere. Ai consiglieri è stato spiegato che il Comune non è tenuto a fare l’adempimento perché gli enti comunali che hanno deciso di affidarsi all’Agente delle riscossione hanno un ruolo da “spettatore”. Sui tributi locali, ha sottolineato inoltre il legislatore, al pari delle altre fattispecie, ai debitori è consentita l’estinzione del proprio debito senza il pagamento delle sanzione e degli interessi di mora.

«Abbiamo chiesto questo incontro perché ritenevamo giusto non creare delle differenziazioni e per trovare delle soluzioni che andassero incontro ai cittadini» ha spiegato il capogruppo del Pd, Salvatore Cappa. Non ci sarà dunque nessuna delibera del consiglio comunale e chi vorrà potrà così procedere alla “rottamazione delle cartelle”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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