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“Filumena Marturano” a Catania con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses

Di Redazione |

Catania – Un grande classico di Eduardo De Filippo sbarca al Teatro ABC di Catania per il secondo appuntamento della stagione di prosa 2017/2018 “Turi Ferro”, organizzata da ABC Produzioni.

Da domani venerdì 1 dicembre a domenica 3 dicembre e poi il 7 dicembre, con una nuova data fuori-calendario (aggiunta a grande richiesta), la rinnovata cornice di via Pietro Mascagni ospiterà il nuovo allestimento di “Filumena Marturano” firmato da Liliana Cavani. In scena Geppy Gleijeses e Mariangela D’Abbraccio nei panni dei due protagonisti. Tra le commedie italiane del dopoguerra più conosciute e rappresentate all’estero, “Filumena Marturano” ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo. Si colloca tra i primi testi di quella “Cantata dei giorni dispari” che, a partire da “Napoli milionaria!”, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra. Nella storia di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante, Domenico Soriano, quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, il grande autore napoletano ha inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia, lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, prefigurandone la dignità e la volontà di riscatto.

“È un’opera – evidenzia la regista, Liliana Cavani – di grande impegno morale, in anticipo sui tempi; scritta senza retorica e con la naturalezza della vita. Un capolavoro. Filumena e Domenico sono al centro di un problema etico antichissimo e sempre attuale: di chi sono i figli nati fuori dal matrimonio? A quei tempi – era il 1946 – la legge non li proteggeva, considerandoli “illegittimi”. Una legge ferma al Medioevo. E Filumena vi si ribella con una lucidità e una forza così generose da riuscire a trascinare l’ignaro borghese, Domenico, a capire il valore degli affetti fondamentali per le nostre vite”.

E’ stato Geppy Gleijeses a proporre a Liliana Cavani di misurarsi, per la prima volta, con il teatro di prosa. “Ho accetto il suo invito generoso e ottimista – continua la regista – perché si tratta di un testo che mi piace moltissimo da sempre. Ho anche amato il film di De Sica con Sofia Loren e Marcello Mastroianni. Il mio battesimo nella prosa non poteva accadere con un’opera teatrale migliore. Mi ci sono appassionata ed ho lavorato con la felicità che provo con i film. Sono stata fortunata ad avere due attori perfetti per il ruolo”.

Due attori in stato di grazia, due autentici mattatori, che hanno raccolto “standing ovation” e “sold out”ovunque. L’interpretazione di Domenico Soriano è inoltre valsa a Gleijeses la vittoria del “Premio Flaiano”, come miglior attore della stagione teatrale 2016/2017.

“La nostra – ha dichiarato l’attore napoletano – è un’edizione fortunata di un’opera attualissima. È la storia del riscatto di una prostituta, di una Medea all’incontrario che salva i figli invece di ucciderli, che vive tutta la vita in una sorta di nascondimento. Ma poi, alla fine, si svela. Ha il coraggio di affrontare la realtà, di sfidare le convenzioni, di turlupinare il marito, di lasciarlo e poi farsi riconquistare. Il suo è un bellissimo percorso. Articolato come quello del mio personaggio: un uomo gaudente, al quale piace vivere col sole in fronte, ma che alla fine cambia e si trasfoma, assumendo decisioni importanti”. Accanto ai due protagonisti, in scena ci saranno Nunzia Schiano, Mimmo Mignemi, Fabio Pappacena, Ylenia Oliviero, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone, Gregorio Maria De Paola ed Adriano Falivene. Le scene ed i costumi sono di Raimonda Gaetani; le musiche di Teho Teardo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA