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Maturità, arriva il “grande giorno”: ecco i temi che si aspettano i ragazzi

Di Redazione |

Roma – Domani è il “grande giorno”: oltre 500 mila studentesse e studenti dovranno affrontare la prima grande prova della loro vita, l’esame di maturità.

La prima prova scritta, italiano, è prevista per domani, con inizio alle ore 8.30, e una durata massima di 6 ore. La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno alle ore 8.30. La durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30.  La quarta prova, che si effettua nei Licei e negli Istituti tecnici presso i quali sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei Licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è programmata per giovedì 28 giugno alle 8.30. Le studentesse e gli studenti candidati per gli indirizzi di studio Esabac sono 7.688, tutti interni, seguiti da 283 commissioni.

Per gli indirizzi di studio Esabac Techno le candidate e i candidati sono 327, tutti interni, seguiti da 20 commissioni. I dati dicono che la gran parte degli studenti vengono ammessi alla maturità e la quasi totalità vengono promossi. Quest’anno, secondo dati elaborati dall’Associazione nazionale presidi, circa il 96% degli studenti delle scuole superiori sono stati ammessi agli esami di maturità, il 97% nel Lazio.  Il dato è in linea con quello dello scorso anno, quando il 96,1% degli scrutinati era stato ammesso all’esame. Allora il 99,5% degli esaminati conseguì il diploma. Nel 2017, l’1,2% dei candidati ha preso la lode, erano l’1,1% nel 2016. Il 5,3% ha preso 100, il 28,6% una fascia di voto compresa fra 71 e 80. Anche quest’anno è stato confermato il divieto tassativo per maturande e maturandi, nei giorni delle prove scritte, di utilizzare cellulari, smartphone, PC e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’Esame. Dallo scorso anno vengono fornite indicazioni sull’uso delle calcolatrici scientifiche e/o grafiche nella seconda prova.

In queste ultime ore che precedono la prima prova scritta, tra ansie e agitazione girano tototracce e fake di tutti i tipi: gli studenti si aspettano che il tema di italiano contenga tracce su Pirandello, i 70 anni della Costituzione italiana, il “Caso Moro” e l’immigrazione. Non mancano però i ragazzi che vorrebbero un’analisi del testo basata sui romanzi di Alessandro D’Avenia (35%) o Chiara Gamberale (21%), un saggio breve dedicato alle nuove professioni digitali (46%), come influencer, youtuber e social media manager e sostituirebbero volentieri il futurismo con la street art (37%). 

Anche quest’anno il Miur ha lanciato il #NoPanic, iniziativa social lanciata lo scorso anno, per accompagnare con materiali informativi, consigli di esperti e video esplicativi i mesi che hanno preceduto questi fatidici giorni. L’esame ancora per quest’anno avrà le caratteristiche degli anni passati, tre scritti, con il quizzone messo a punto dalle singole commissioni e, a seguire, il colloquio orale. Dal prossimo anno però si volta pagina. Le prove scritte saranno due: una che accerterà’ la padronanza della lingua italiana; l’altra che verterà su una o più discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Seguirà un colloquio orale che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, incluse quelle in ‘Cittadinanza e Costituzionè, la capacità argomentativa e critica del candidato. Lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro diventerà requisito di ammissione, insieme allo svolgimento della Prova nazionale Invalsi (che, tuttavia, non influirà sul voto finale).

L’esito dell’Esame oggi è espresso in centesimi: fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con le nuove norme il voto finale resterà in centesimi, ma si darà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico incide fino a 40 punti, le 2 prove scritte incidono fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti. La Commissione resterà composta come ora: un Presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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