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G7, Grandi al lavoro tra divisioni su clima, commercio e migranti

Di redazione |

TAORMINA – E’ iniziato, tutto in salita, il G7 di Taormina. I sette Grandi, insieme ai vertici Ue, si sono seduti, dopo la cerimonia d’inaugurazione al Teatro Greco e la passeggiata fino al Belvedere, attorno al tavolo, prima a colazione, poi nella prima sessione dei lavori. Dove rimbalzano temi che uniscono, come l’impegno alla lotta al terrorismo. Ma anche tante questioni su cui le distanze non sono poche. E mentre gli sherpa sono al lavoro, tentando una limatura della bozza finale che resta ancora “aperta”, a testimonianza di una mediazione tutta da trovare, nessuno ne fa mistero. Nè il premier Gentiloni che vuole «risultati» ma preannuncia una discussione che «non sarà semplice”; nè il cotè americano che mette le mani avanti: “non so cosa succederà” anche se il presidente Trump è «molto aperto», commenta il suo consigliere economico. Le maggiori divergenze sono e sembrano destinate a restare quelle della vigilia: il clima ed il commercio in prima fila. Ma anche sul tema dei migranti, tra le priorità della presidenza italiana, con il rischio che il tema sicurezza prevalga su quello del sostegno e della gestione comune dei flussi.

E mentre nella cornice di Taormina si consuma un botta e risposta a distanza tra il presidente americano e la Germania di Angela Merkel, ancora una volta sul surplus commerciale, rimbalzano dall’America anche voci di indagini dell’Fbi sul marito di Ivanka, Jared Kirchner, che – a sorpresa – lascia Taormina e riparte per gli Usa. Nel cielo siciliano, tra qualche nuvola, le Frecce Tricolori emozionano delegazioni e i turisti che incuranti del Vertice prendono il sole mentre i “locali”, soprattutto i commercianti, si lamentano e temono le manifestazioni. Non oggi, rimasto finora tranquillo con Greenpeace e Oxfam che hanno fatto un flashmob per il clima. Ma domani quando è attesa la manifestazione del contro-vertice dove confluiranno anche centri sociali in arrivo dal continente.

Il G7 di Taormina si dovrebbe chiudere, come atteso, con un comunicato finale ‘snellò: solo 6 pagine contro le 30-40 che hanno caratterizzato finora le conclusioni dei precedenti vertici. Il comunicato dovrebbe poi essere accompagnato da una dichiarazione, allegata, sulla lotta al terrorismo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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