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Agente immobiliare ucciso vide assassino

Di Redazione |

BARI, 12 DIC – “Ho visto in faccia chi mi ha sparato”. Sono le ultime parole pronunciate poco prima di morire agli agenti della Squadra Mobile da Giuseppe Sciannimanico, l’agente immobiliare ucciso a Bari il 26 ottobre 2015. Sciannimanico era già in ambulanza quando il poliziotto Simone Trentadue, giunto sul posto dell’agguato, gli si avvicinò facendogli tre domande. “Sai cosa ti è successo?”. “Si” gli rispose lucidamente la vittima. “Hai visto in faccia chi è stato?”. “Si”. “Chi è?”. “Non me lo ricordo” rispose Sciannimanico prima di perdere conoscenza. A riferire i dettagli di quella breve e tragica conversazione è stato lo stesso agente Trentadue, chiamato come testimone nel processo che si sta celebrando dinanzi alla Corte di Assise di Bari nei confronti di Roberto Perilli, ex collega della vittima, accusato di omicidio volontario premeditato in qualità di mandante. Per l’omicidio è già sto condannato a 30 anni di reclusione l’esecutore materiale Luigi Di Gioia.

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