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La sfida di un imprenditore catanese: coniugare depurazione delle acque e wellness

Di Redazione |

CATANIA – Con la sperimentazione sulle vasche di galleggiamento sta esplorando nuove “frontiere” sul trattamento delle acque. Non solo per la depurazione e la potabilizzazione del prezioso liquido, ma anche per il wellness.

È questo il doppio binario in cui si muove Tecno Acque, ditta specializzata nella realizzazione, gestione e manutenzione di impianti che utilizzano l’acqua. Dalla depurazione dei reflui alle piscine, passando per i centri benessere fino alle vasche di galleggiamento. L’azienda catanese, fondata nel 1985 da Giuseppe Poeta, si è rivolta al Laboratorio di comunicazione visiva dell’Università di Palermo per rinnovare nome e marchio in vista della fusione con Progetto Benessere srl, impresa riconducibile sempre alla famiglia Poeta, che dal 2012 sviluppa progetti e tecnologie nella divisione benessere. «Tenere due aziende – spiega Poeta – è diventato oneroso. C’è quindi l’esigenza di ricondurre tutte le attività a un unico soggetto giuridico. Quando ci saranno marchio e nuova denominazione scatterà il via libera alla fusione aziendale».

Spetta adesso agli aspiranti designer coordinati dal prof. Dario Russo rendere concreto questo percorso di cambiamento con gli artefatti comunicativi richiesti. Al termine del Laboratorio, l’azienda sceglierà quelli più rispondenti alla sua mission. Completato il processo di fusione per incorporazione, Tecno Acque vuole continuare ad investire sui giovani assumendo. «Fermo restando il mantenimento delle attuali commesse – sottolinea Poeta – avremo bisogno d’incrementare i dipendenti. Al momento, oltre ai titolari, abbiamo tre operai. Ci servirebbe un designer da inserire in pianta stabile nell’organico perché gli impianti, ma soprattutto le vasche di nuova concezione che realizziamo, devono essere per forme e modelli più appetibili da un punto di vista commerciale».

Come detto, Tecno Acque sta puntando molto sulle vasche di galleggiamento o di deprivazione sensoriale per migliorare lo stato di benessere psico-fisico. Come? L’acqua – opportunamente trattata con minerali – viene portata a saturazione consentendo al corpo umano di galleggiare. Partendo dalla versione classica sul mercato, Tecno Acque ha messo a punto una tecnologia basata sull’immissione nell’acqua di frequenze, vibrazioni e onde magnetiche per migliorare le prestazioni della vasca e al contempo aumentare l’effetto benessere. «Alla Camera di commercio – dice Poeta – è in corso la pratica per il riconoscimento del modello di utilità, una sorta di brevetto per i nostri prototipi». Attraverso la collaborazione con l’Università, l’azienda etnea intende inoltre sperimentare nuove forme e materiali per le vasche di galleggiamento, tanto da aver già aderito al prossimo Laboratorio di disegno industriale che partirà a marzo all’interno di Architettura.

«Tecno Acque – conclude il prof. Russo – rappresenta un caso paradossale, ancorché diffuso in Sicilia: un’azienda molto innovativa sul piano del prodotto, ma carente in termini di comunicazione. La vocazione design-oriented dell’azienda, tuttavia, fa sì che tale problema possa essere affrontato e risolto. L’immagine aziendale verrà costruita dalla base, il marchio. Un lavoro complesso per condensare alcuni concetti portanti in un segno grafico semplice e incisivo: la depurazione dell’acqua, l’alta tecnologia e la vocazione ecologica e bio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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