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Via libera a 2 elipiste ma il Palacongressi è ormai un’emergenza

Di Luigi Ronsisvalle |

Nonostante questo, i punti ritenuti irrinunciabili dal commissario straordinario, che ha incontrato i giornalisti davanti alla prefettura, a conclusione della conferenza dei servizi che ha dato il via libera alla realizzazione di due elipiste temporanee, sono essenzialmente due: seguire procedure ordinarie per gli appalti, non utilizzando le deroghe pure previste da Dl Sud per il G7 che proprio ieri è stato convertito in legge, e aprire solo quei cantieri i cui lavori potranno essere conclusi prima dell’inizio del summit.

E se non si dovesse fare in tempo?

«Il primo ad essere angosciato dalla mancanza di tempo sono proprio io – ammette il prefetto Carpino – le cose da fare, come è noto, sono tante e noi stiamo facendo il massimo».

Dunque, ricapitolando, il via libera alle elipiste è stato dato. Con i fondi stanziati dalla presidenza del Consiglio (15 milioni) restano da rifare le strade di Taormina e restaurare il Palacongressi.

Per riasfaltare le strade si dovrebbe procedere celermente. Oggi in prefettura a Messina è prevista una nuova conferenza dei servizi. L’obiettivo è quello di riasfaltare totalmente 10 chilometri di strade provinciali e comunali e rimettere in ordine la segnaletica. In particolare il rifacimento riguarderà la provinciale che da CapoTaormina porta all’ingresso della città e l’intero anello viario che la circonda. Restano da definire i lavori che riguardano circa 4 chilometri di strade del centro e il rifacimento della strada che dal Palacongressi porta al teatro Greco, tenuto anche conto che in questi giorni sono stati aperti alcuni cantieri per la posa di cavi di Enel e Tim.

Più complesso il problema relativo al rifacimento della pavimentazione dell’autostrada Catania-Messina, considerato che la competenza dei lavori spetta al consorzio col quale il commissario sta ora lavorando per trovare un accordo che definisca i tempi e la portata degli interventi.

Ma la questione più spinosa, che ormai può essere considerata una vera emergenza, riguarda il Palacongressi le cui condizioni sono a dir poco disastrose. Dagli ultimi sopralluoghi è apparso chiaro che per renderlo agibile non basteranno dei lavori di ordinaria manutenzione dato che la struttura, già dal 2013, non dispone nemmeno della certificazione di prevenzione incendi.

Quindi, se anche i lavori si iniziassero oggi solo un miracolo renderebbe la struttura non solo agibile ma all’altezza di ospitare un evento tanto importante. In questo senso, comunque, l’ultima parola sull’utilizzo del Palacongressi o sulla scelta di una soluzione alternativa, spetterà al ministero degli Esteri che cura l’organizzazione generale dell’avvenimento.

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