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Messina, seminano il terrore a bordo di autobus Atm: sette denunciati

Di redazione |

Messina – Momenti di paura quelli vissuti ieri sera a Messina da un autista dell’Atm di Messina. E poteva andare peggio se non fossero intervenuti tempestivamente i Carabinieri del Nucleo Radiomobile.

Uno dei mezzi dell’Atm era partito dal capolinea di Piazza Cavallotti per raggiungere il rione Bordonaro. Una corsa come tante se non fosse che un gruppo, salito a bordo, cominciava ad inveire contro l’autista. In particolare giunti all’incrocio fra la via Cesare Battisti e la via Primo Settembre, uno della comitiva, mentre il bus era in movimento, entrava all’interno della cabina di guida, creando una situazione così pericolosa da costringere l’autista ad arrestare bruscamente la marcia, aprire le porte e invitare i ragazzi ad abbandonare l’autobus. L’autista a quel punto ha cercato di chiamare soccorsi cercando di chiamare i soccorsi attraverso il cellulare.

Ma i giovani, al fine di impedirglielo non solo gli inveivano contro di tutto, spintonandolo, ma addirittura uno di questi, staccava l’estintore dal suo alloggiamento, toglieva la spina di sicurezza e lo puntava dritto al volto del dipendente, che al fine evitare il peggio, si girava istintivamente urtando violentemente contro una portiera e procurandosi una contusione toracica.

Nonostante tutto il malcapitato riusciva a contattare il “112” del Pronto Intervento Carabinieri. Di li a qualche minuto arrivavano tre “Gazzelle” del Nucleo Radiomobile, alla cui vista il gruppo ha cercato frettolosamente di uscire dal veicolo per allontanarsi. I militari sono comunque riusciti a bloccarli e a portarli in caserma : sono stati identificati 4 minori di 16 e 17 anni e tre maggiorenni, due di 23 anni e uno di 21, mentre l’autista doveva ricorrere alle cure mediche per trauma al torace guaribile in pochi giorni. Nessuna giustificazione è stata data al gesto.

Per i giovani è così scattata la denuncia in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio, lesioni personali, danneggiamento e violenza e minaccia a incaricato di pubblico servizio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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