Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

Messina

Barcellona, per l’Inps erano affetti da cecità assoluta ma giocavano (anche) alle slot machines

Di Fabio Russello |

I finanzieri della Tenenza di Barcellona Pozzo di Gotto hanno individuato e denunciato alla Procura cinque persone che avrebbero dichiarato un falso stato di cecità, al fine di percepire indebitamente nel tempo oltre seicentomila euro tra pensioni di inabilità e indennità di accompagnamento.

GUARDA IL VIDEO

Le Fiamme Gialle, grazie ad una attività di osservazione, pedinamenti e mirate riprese fotografiche, hanno ripreso i cinque mentre girovagavano tra le vie della città e dell’hinterland schivando, nel traffico cittadino, ostacoli e auto in transito e in sosta, scegliendo prodotti tra gli scaffali dei supermercati e, in un caso, giocando anche alle slotmachine.

Quattro dei cinque indagati sono uomini di età compresa tra i 40 e i 60 anni che, sulla carta, figuravano come “non vedenti assoluti”, mentre una quinta persona, una donna di 78 anni, risultava essere affetta da cecità parziale, ossia con un residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi.

I finanzieri barcellonesi, grazie anche all’ausilio di un dirigente medico specializzato nel settore che ha analizzato e valutato il materiale video-fotografico raccolto, hanno rilevato l’incompatibilità delle azioni compiute dai soggetti indagati con lo stato di cecità dichiarato, denunciando così alla Procura l’assenza di quei limiti visivi previsti dalla legge, che legittimano gli assegni Inps. Tra di essi vi è stato anche chi, sfruttando la propria falsa disabilità, ha fruito del beneficio dell’assunzione presso enti pubblici prevista dalla specifica normativa solo per le persone affette dalla grave patologia della cecità totale. Nel caso specifico, due dei soggetti denunciati lavoravano come centralinisti.

Gli indagati sono anche stati segnalati alla Corte dei Conti per il danno erariale arrecato e dovtanno rispondere di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA