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“Cavallo di ritorno” a Montalbano Elicona, estortore tradito dal suo cellulare

Di Redazione |

I carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato a Montalbano Elicona un giovane di Tortorici con l’accusa di estorsione ai danni di un imprenditore della zona. In manette, da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, è finito Calogero Barbagiovanni di 24 anni, residente a Tortorici ma domiciliato in Centuripe nell’Ennese, pregiudicato per reati contro il patrimonio. Il provvedimento è stato firmato dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’uono è accusato di estorsione e ricettazione in concorso.

L’inchiesta dei carabinieri coordinata dal sostituto procuratore Sarah Caizzo, ha preso origine dall’arresto avvenuto nel febbraio scorso a Montalbano Elicona di Giuseppe Taranto, 37 anni, che fu colto in flagrante mentre riceveva da un imprenditore agricolo della zona, 1700 euro come “riscatto” per la restituzione di un’auto rubata alcuni giorni prima. Le indagini alle quali hanno contribuito anche i Carabinieri del Ris di Messina sul cellulare di Giuseppe Taranto hanno permesso di stabilire che Calogero Barbagiovanni non soltanto era complice di Taranto ma che anzi era l’organizzatore dell’attività.

Numerosi infatti sono i contatti telefonici e multimediali (whattsapp, messanger ed altri applicativi di messaggistica istantanea) emersi dalla “lettura” del dispositivo che hanno permesso di comprendere come lo stesso fornisse precise indicazioni su come comportarsi con la vittima e quali condizioni imporre per realizzare l’estorsione secondo il classico schema del “cavallo di ritorno”. Dalle chat è emerso chiaramente che era proprio Barbagiovanni ad avere la materiale disponibilità del veicolo e che dettava le regole del gioco, pur non avendo mai avuto contatti diretti con la vittima.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA