Palermo
Ars, i deputati M5S rinunciano alla pensione
Il Movimento Cinque Stelle all’Ars rinuncia “irrevocabilmente” al diritto alla pensione che, secondo il regolamento dell’Assemblea, scatterebbe dopo 4 anni, 6 mesi e 1 giorno di legislatura. Un diritto che diventerebbe effettivo al compimento dei 65 anni di età e che, nel caso di una sola legislatura, ammonta a circa mille euro al mese. Ad annunciarlo, durante una conferenza all’Ars, è stato il deputato Giancarlo Cancelleri insieme agli altri 13 deputati pentastellati.
“E’ un privilegio medioevale – afferma Cancelleri – anzi, visto che qualcuno sostiene di aver abolito i vitalizi, direi che è un vitalizio travestito da pensione perché non esiste alcun lavoratore che dopo 4 anni matura la pensione”.
Ma l’obiettivo del Movimento è quello di modificare il regolamento. Il 29 marzo, i Cinquestelle hanno presentato all’ufficio di presidenza dell’Ars una proposta in tal senso ma, sottolinea Cancelleri, “non abbiamo saputo più nulla”.
Il Movimento chiedeva “pensioni uguali per tutti”, ovvero che durante gli anni di legislatura per i deputati siano versati normalmente i contributi all’ente di previdenza invece di creare “questa specie di pensione”. “Il giorno del privilegio o della vergogna, il 6 giugno, è vicino – sottolinea Cancelleri – e torniamo a chiedere a gran voce che la nostra proposta sia discussa”.
Per quella data il Movimento farà comunque una grande manifestazione sotto al Palazzo. “Probabilmente la nostra proposta non verrà neanche discussa – aggiunge – perché in questo parlamento davanti alle cose scomode si è sempre deciso di evitare la discussione invece che prendersi la responsabilità di bocciarla. Noi comunque abbiamo deciso”. “L’atto che compiamo oggi è di grande giustizia sociale e non ha nulla a che fare con la campagna elettorale” ha sottolineato Francesco Cappello.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA