Miccichè su portaborse all'Ars: «I budget non saranno raddoppiati»
15/07/2017 - 09:30
di Redazione
Una borsa con all’interno una pistola a tamburo dentro la bara di un boss mafioso morto dodici anni fa. E’ successo a Palermo e l’hanno scoperta i carabinieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo, che hanno eseguito un decreto di esumazione straordinaria di cadavere e perquisizione emesso al Cimitero di “Santa Maria di Gesu’” disposto dalla Dda di Palermo. La bara è quella di Agostino Badalamenti, morto nel 2005 a 46 anni e ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Palermo Porta Nuova.
Badalamenti era stato arrestato in flagranza di reato per l’omicidio di Michele Lipari nell’agosto del 79: si era finto pazzo riuscendo ad ottenere la semi infermità mentale e ad evitare l’ergastolo facendosi rinchiudere però nel manicomio giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto per 18 anni. Scontata la pena, nel 1999 fu nominato da Bernardo Provenzano reggente del mandamento di Porta Nuova, il più importante della città. Nuovamente arrestato dai Carabinieri nel 2003 con l’accusa di associazione mafiosa ed estorsione, morì due anni dopo a seguito di una malattia.
La pistola è stata ritrovata dopo le dichiarazioni del neo collaboratore Salvatore Bonomolo, che ha raccontato agli investigatori che, prima della tumulazione del cadavere, aveva inserito all’interno della bara di Badalamenti una pistola e un pacchetto di sigarette. L’arma verrà trasmessa al Ris di Messina per l’analisi balistica e per verificare se in passato sia mai stata utilizzata per commettere delitti.
COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
TI POTREBBERO INTERESSARE
LE ALTRE NOTIZIE
nome_sezione
LASCIA IL TUO COMMENTO
Condividi le tue opinioni su La Sicilia