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Regionali, Toti Lombardo: «Lascio, non mi ricandido»

Di redazione |

PALERMO – Toti Lombardo, figlio dell’ex presidente della Regione siciliana e fondatore del movimento autonomista Mpa Raffaele Lombardo, lascerà il Palazzo a fine legislatura. Per lui saranno le ultime settimane da deputato regionale. «Non mi ricandido», dice all’ANSA. Una scelta personale, chiarisce. «Mi sono laureato a marzo in giurisprudenza, ho cominciato a fare pratica forense e il mio obiettivo è l’avvocatura», aggiunge. E la politica? «La continuerò a seguire, ma non in prima linea», prosegue il figlio dell’ex governatore, che tra pochi giorni compirà 29 anni.

Cinque anni, afferma Toti Lombardo, «vissuti in chiaro-scuro». «Di positivo c’è che ho conosciuto alcuni deputati di indubbia capacità – sostiene -.  L’aspetto negativo è che non c’è stata alcuna visione chiara, ma singole azioni politiche. Non c’è stato un progetto nè da parte del governo nè da parte dei gruppi politici. Mi spiace che non ci sia una classe politica in grado di guardare avanti, al futuro e ai giovani». 

«Il ruolo del politico è ridimensionato dalle lobbies e dalla burocrazia, non è più quello di 20-30 anni fa. Oggi il politico non riesce a realizzare molto: questo è il risultato della scomparsa dei partiti e del primato della politica», afferma ancora Toti Lombardo, che approdò cinque anni fa all’Ars con la lista del Mpa, il movimento autonomista fondato da suo padre e che è stato sciolto nei mesi scorsi. Tuttavia, Toti Lombardo invita i giovani a crederci. «Vale la pena combattere – afferma – di spazi per ottenere qualche risultato ci sono, nonostante gli apparati siano un pò antiquati». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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