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La Sicilia alla conquista dei flussi turistici cinesi

Di Andrea Lodato |

Così l’assessore al Turismo della Regione, Sandro Pappalardo, per due giorni è stato a Venezia, dove si sono svolti una serie di incontri legati all’Anno del Turismo Ue-Cina 2018.

E proprio puntando apertamente all’acquisizione di una parte degli straordinari flussi turistici che partono da Oriente, l’assessore ha partecipato al confronto sulla cooperazione turistica tra l’Italia e la Cina, con gli esponenti governativi cinesi e di svariati tour operator.

L’Italia, nel suo complesso, sta da tempo sviluppando rapporti sempre più intensi e concreti con la Cina e in questa occasione il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con quello del Turismo cinese hanno individuato una serie di linee di cooperazione per l’interscambio turistico che sono state messe nero su bianco in un protocollo, siglato a Venezia dal sottosegretario di Stato Dorina Bianchi e da Jiang Du, Vice-Chairman China National Tourism Administration.

E qui si inserisce la Sicilia, che vuol giocare tutte le proprie carte per diventare meta del turismo cinese.

«Finalmente la Regione Siciliana – spiega l’assessore Pappalardo – torna protagonista in uno dei settori che più le si addice per caratteristiche storiche, culturali e paesaggistiche: il turismo. La presenza a Venezia, nel corso della firma di un accordo così importante, mi ha permesso di stringere contatti con svariati tour operator cinesi e imprese pubbliche e private del settore. Gli operatori cinesi hanno mostrato grande interesse per la Sicilia e per le bellezze della nostra Regione. Abbiamo avviato una interlocuzione programmatica per creare nuovi percorsi e aprire un canale di collegamento tra l’Oriente e la nostra isola».

Per comprendere quanto importante sia essere protagonisti di questi accordi, basta pensare che la Cina è il più grande mercato del turismo sia in termini di spesa che di numero di viaggi verso l’estero. Nel 2016 la spesa per il turismo internazionale da parte dei turisti cinesi ha raggiunto 261 miliardi di dollari, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Con questi numeri la Cina è oggi il più grande mercato nel turismo internazionale a livello globale, superiore agli Stati Uniti (123 miliardi di dollari) e alla Germania (79 miliardi di dollari).

«Il mercato cinese, in fortissima espansione economica – dice ancora l’assessore Pappalardo – può rappresentare una risorsa in termini di presenze turistiche per la Sicilia e il protocollo instaurato tra i due governi agevolerà senz’altro l’incremento dei flussi».

Nella due giorni veneziana l’assessore ha partecipato anche ad un incontro, alla presenza di diversi esponenti internazionali, per la presentazione del progetto “Maritime Western Silk Road”, una iniziativa che rientra tra le azioni di cooperazione internazionale della Strategia EUSAIR: la macroregione adriatico ionica promossa dalla Commissione europea. La Regione Siciliana, con la Regione Puglia, svolge all’interno del 4° Pilastro di Eusair, dedicato al turismo sostenibile, le funzioni di coordinamento delle Regioni italiane e, tra l’altro, lavora nella cabina di regia al fianco del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

«Anche in questa occasione – spiega l’assessore Pappalardo – la Sicilia, con la Puglia, ha rappresentato l’eccellenza italiana in un progetto europeo strategico per lo sviluppo turistico. Turismo vuol dire programmazione, comunicazione e servizi e su questi aspetti si concentrerà la mia azione di governo. Ma ora più che mai è fondamentale stringere accordi e aprire nuovi canali: la strategia Eusari darà la possibilità di aprire tavoli tecnici e di allargare il fronte dei contatti istituzionali. Dobbiamo imparare a realizzare strategie di marketing in grado di veicolare l’immenso patrimonio turistico in nostro possesso, al fine di incrementare i flussi in entrata. In particolare punteremo sulla formazione di percorsi alternativi promuovendo un turismo sostenibile, avendo grande cura della valorizzazione dei nostri splendidi borghi e dei nostri siti Unesco».

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